Le anticipazioni dei dati di TER 2022 del 2° semestre sono disponibili. E le ho analizzate per verificare i trend delle Radio nazionali e pubbliche. Quante sorprese!

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Lo scorso 19/1/23 sono state pubblicate le anticipazioni dei dati di ascolto di TER del secondo semestre del 2022. Il periodo di rilevazione è compreso tra il 21 giugno e il 19 dicembre con la esclusione della pausa estiva tra il 26 luglio e il 29 agosto. Dopo aver osservato per primissima cosa i dati generali del mezzo Radio, che offrono elementi di crescita in tutte e 3 le metriche di ascolto, entriamo nell’analisi di 2 comparti, quello nazionale e quello pubblico. La metrica che è prediletta in questo blog è quella della media dei quarti d’ora. Non si sfugge a ciò neanche ora.

Ricordo che i dati che stiamo esaminando si riferiscono alle sole anticipazioni appena diffuse. Il rilascio dei volumi, previsto a circa 6 settimane dal 19/1/23, ci fornirà tutti i dettagli analitici utili a finalizzare al meglio studi più approfonditi per la comprensione delle dinamiche di scenario. Quindi stiamo per entrare in una sventagliata di dati quantitativi che non ci portano a capire i perché con l’analisi dei movimenti di ascolto ma che almeno ci offrono una prima fotografia di quello che è lo stato dell’arte dell’ascolto Radiofonico relativamente al trend degli ultimi 5 anni.

Trend AQH Share TOP 5

La prima notizia è che le TOP 5 sono rimaste quelle storiche. Nel primo semestre del 2022 si è palesata RADIO KISS KISS tra le prime 5 ma nel secondo RADIO ITALIA rivendica tutta la sua appartenenza di vertice precedente. Una piccola restaurazione unita a grandi cataclismi nelle quote di ascolto, nelle AQH Share. Nel grafico è segnalato il confronto con le ultime rilevazioni omogenee dal 2018 al 2022. Si tratta di 5 anni che ben descrivono qualche trend consolidato e anche qualche impennata imperiosa che ha sorpreso non poco gli operatori e gli osservatori.

RDS è diventata con il 2° semestre del 2022 la Radio più ascoltata d’Italia, e cioè la prima nei quarti d’ora. Ciò non accadeva da oltre 2 decenni. Complimenti all’editore Eduardo Montefusco e al suo team. Il primato é conseguito attraverso una impennata francamente non prevedibile almeno in una visione di trend. Come evidenzia chiaramente il grafico. Il passaggio dal 6,53% di share al 9,29% è la crescita più ripida di una TOP 5 da AUDIRADIO 1993. Si tratta di un dato di crescita senza precedenti che supera il +42%, da un semestre omogeno a quello successivo.

Un’altra impennata evidente dal grafico e meritevole di sottolineatura è quella di RADIO ITALIA che passa dal 5,9% al 7,14% di AQH Share soffiando la terza posizione a RTL 102.5. Le altre tre emittenti della TOP 5 hanno trend più costanti e leggibili. Proprio RTL 102.5 è più che regolare nella sua caduta passando dal primato assoluto del 2° semestre 2018 dell’11,06% al 7,12%. Si tratta di una perdita superiore al 40% dell’ascolto in 5 anni. RADIO 105 continua a crescere sul buon dato dell’anno scorso. RADIO DEEJAY scivola per la prima volta come ultima delle TOP 5.

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Trend AQH Share Top 6-10

E’ interessante osservare tra le radio nazionali e pubbliche anche cosa avviene alle spalle della TOP 5. Quello tra la posizione #6 e #10 è un gruppo di emittenti che è sopra il 3% di quota nel quarto d’ora medio. RADIO KISS KISS ferma la sua crescita al dato del 5,4% di AQH Share che pone l’emittente della famiglia Niespolo a metà strada tra la TOP 5 e i suoi inseguitori. RADIO 24 torna sopra la soglia psicologica del 3%. RAI RADIO 2 e VIRGIN RADIO attestano un trend stabile, sia pur a favore delle emittente diretta da Paola Marchesini che accentua la distanza.

Trend AQH Share Top 11-18

Dalla posizione #11 alla #18 osserviamo tra le Radio nazionali e pubbliche alcuni gruppi molto ben riconoscibili. Vi sono gli inseguitori che hanno prospettiva di crescita verso la TOP 10. RMC e R 101 sono entrambe oltre il 2% di AQH Share e con trend positivi. Al di sotto della soglia del 2% troviamo emittenti più o meno stabili o con cadute. RADIO CAPITAL in 5 anni ha perso ben 4 posizioni e scivola all’1,66%. RADIOFRECCIA, ferma nella crescita dal 2019, ora arretra. E poi le ultime 2 del comparto. RADIO ZETA e RAI ISORADIO hanno dati che non sono di crescita.

Photo Credit: iStock.com/JuShoot

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