Più tempo per pensare, e farlo insieme. Più tempo per testare, e prima di trasmettere. La competizione crescente nella Radio conduce a necessità progettuali più solide e al test preliminare dei concetti che si desidera implementare. Tutto ciò serve il branding e si traduce con "Radio Vincente".

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Comincio subito con la mia tesi, evidente dal titolo. A mio avviso non pensiamo la “Stazione” in modo sufficiente prima di fare la “Radio”. Il plurale qui include vastissime aree dell’industria del nostro mezzo all’interno della quale si esprimono comunque numerosi e apprezzabili talenti. E’ un tema di missione, di marketing editoriale, di consapevolezza della concorrenza, di sistema di accoglienza verso gli ascoltatori, di volontà di rappresentare un riferimento per un target, certo sufficientemente ampio ma anche non troppo. Possiamo sintetizzare? Sì, un tema di branding.

E’ chiaro che vi sono dei prerequisiti perché una stazione Radio possa performare con positività sia negli ascolti che nei ricavi. Occorre che i 4 comparti in cui l’impresa Radiofonica è suddivisa (management, engineering, programming e marketing & sales) siano sinergici e funzionali a un unico disegno. Soffermandoci sull’area programming, ovvero quella editoriale, ciò che riscontro più volte nelle stazioni Radio che non hanno un disegno di brand vincente e convincente è una difficoltà evidente, che poi sfocia talora in chiusura. La Radio non ha impattato ascolti e ricavi.

Radio e Branding

La questione dell’identità della singola stazione Radio, la cosiddetta Stationality, sta crescendo di importanza. E riguarda sia gli ascolti che i ricavi. Se non si indirizzano correttamente tutte le azioni di formato sul target definito degli ascoltatori, anche le intermediazioni con tutti i clienti pubblicitari subiranno la medesima approssimazione. Sono le due facce della stessa medaglia. Il trend di crescente attenzione sul tema si deve sì alla tecnologia e alla maggior competizione. La concorrenza giunge dal digitale e/o dalla ossessione per Spotify e i grandi player dal Web?

Nossignori. Viene soprattutto dal DAB, dal broadcast digitale. A Milano e sulla banda del DAB ci sono oltre 160 stazioni. Con segnali paritetici. In tante zone del nostro Paese si superano le 100 emittenti ascoltabili sulla banda. Trascuriamo la miriade di webradio? Sia mai! Includiamo anche quelle, fruibili in digitale, via app o altro. Alla luce di tutta la concorrenza sulla seconda banda broadcast, il DAB appunto, ma di crescente importanza, tutte le attività di branding di una stazione Radio sono quelle che facilitano la identificazione nell’ormai “Mare Radium”.

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Sviluppare e verificare un Brand Radiofonico

In un mercato affollato si deve pensare di più, agire di più e verificare di più. Sinceramente, il livello di energia del pensiero nelle Radio mi sembra sopito. Spesso uno dei miei compiti nelle emittenti in cui sono chiamato a svolgere attività di consulenza è proprio quello di accendere l’entusiasmo negli operatori interni. Servire il pubblico è un privilegio grandissimo ma anche una responsabilità che richiede una tensione emotiva verso l’eccellenza sempre presente. Con un umore coerente. Dobbiamo essere orgogliosi ma anche vogliosi di servire gli ascoltatori!

Superate questioni di energia e dialogo interno alle stazioni, trovare un percorso comune nel progetto editoriale può contribuire ad un innalzamento ulteriore della energia. E il gruppo di lavoro è l’ambito preferibile in cui far emergere la progettualità. Tanta analisi e, solo dopo, la cascata di creatività. E lo sviluppo delle idee. Con una tecnica che attinge pure nell’esecuzione da alcuni caposaldi della ricerca e del formati. Non possono mancare. Un progetto deve avere missione e “stationality” e politiche chiare in musica, conduzione, informazione e interattività.

Non tutti sanno che un progetto Radiofonico può essere testato prima di attuarlo a condizioni che partono da 20k e che vedono importantissimi istituti come GfK, Ipsos, MPS, Nielsen e altri come elementi di firma e di garanzie. Si tratta di “concept test”, accompagnati in audio oppure no. Spesso è perfino possibile avere una stima del potenziale quantitativo degli ascoltatori che si aggiunge ai mille benefici di informazioni qualitative. Le quali permettono di aggiustare e di correggere la linea condivisa al fine di migliorarne la performance. W la ricerca, W la Radio.

Photo Credit: iStock.com/zaieiu

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