Sono state pubblicate le anticipazioni dei dati di TER 2018. Sono disponibili sia i dati del 2° semestre che quelli annuali. Interessanti le indicazioni per la Radiofonia nazionale, sia nei Quarti d'Ora che nel Giorno Medio.

Finalmente TER! Occorre prima di tutto riconoscere che TER ha ora una liturgia di attesa che funziona rispetto a tutte le ricerche ufficiali sull’ascolto Radiofonico del passato; si annunciano le pubblicazioni delle rilevazioni per una certa data e queste appaiono puntualmente. E’ una novità di questa Presidenza. Complimenti. Già che ci siamo, se poi i dati dei volumi, quelli più dettagliati, non fossero posticipati di 6 settimane dalle cosiddette anticipazioni (29 gennaio-12 marzo), ma di 1 o 2 al massimo, allora potremmo definirci degli operatori pienamente soddisfatti.

Cosa emerge dai dati di TER rilasciati oggi?

Prima di rispondere, una avvertenza sull’uso. TER 2017 è stata una indagine di avvio di un nuovo ciclo ed è stata travagliata da questioni metodologiche e tecniche, oltre che politiche, che hanno fatto sì che si consegnassero solo 3 trimestri su 4 (il 1° è stato cancellato) e che non si pubblicasse il dato del solo 2° semestre. Ogni confronto tra l’indagine del 2018 e quella del 2017 deve pertanto essere considerato con tutte le cautele del caso in assenza di confronti tra periodi omogenei rispetto ai dati pubblicati oggi; quello meno criticabile tra i confronti non omogenei semestrali e annuale si riferisce alla comparazione tra i dati complessivi del 2017 e del 2018. In questo post si pubblica e si commenta solo il confronto annuale e, al momento, limitatamente alle sole Radio nazionali. E cominciando dal dato della AQH Share, quello del Quarto d’Ora Medio.

 

 

Nel fondamentale ranking commerciale, quello dei quarti d’ora tra le 6 e le 24, ci sono segnali di competizione interessanti. RTL 102.5 e RADIO 105, sempre leader ai primi 2 posti, arretrano e non poco rispetto al 2017. Tra le TOP 5 quella che vince la tornata del dato annuale è RADIO DEEJAY anche se sale solo dello 0,4%, quanto basta tuttavia per risalire oltre l’asticella del 7%. Strepitosa la crescita di RADIO KISS KISS; dal 2,32% al 4,01% è questione di volo. E’ da sottolineare anche la bella crescita della giovanissima RADIOFRECCIA, pronta ad avviare la corsa a insidiare la Radio nazionali più strutturate e più presenti storicamente.

C’è da notare che altre emittenti crescono di quota sia pure di entità molto limitate; nell’ordine sono RADIO ITALIA, RDS, RMC RADIO MONTECARLO, RADIO CAPITAL e RAI RADIO 2.

Passiamo al giorno medio… sempre nel confronto tra i dati annuali di TER tra il 2017 e il 2018.

 

 

Nel giorno medio e in valore assoluto sono solo 4 le emittenti che crescono: RADIO FRECCIA, RADIO KISS KISS, RADIO 24 e RADIO ITALIA.

Tra le Top 5 e ancora una volta sono RTL 102.5 e RADIO 105 che si connotano per la discesa, seria quella dell’emittente di Radio Mediaset che la pone ora distante dall’asticella competitiva dei 5 milioni di ascoltatori. E’ solo RADIO ITALIA a guadagnare sia nei quarti d’ora che nel giorno medio, sia pur di pochissimo, e ritengo che questo sia un indicatore assolutamente chiaro.

Complessivamente è da segnalare una condizione di difficoltà di crescita dei grandi gruppi editoriali: Radio Mediaset, Gedi, ma anche Radio RAI hanno tutte le loro emittenti con segno negativo nel giorno medio. E ciò depone non favorevolmente sulle competenze complessive verso lo sviluppo. Le emittenti più snelle e dinamiche come RADIO KISS KISS e RADIO FRECCIA, di proprietà indipendente, appaiono quelle più gratificate da questa fase storica della Radio.

A seguire altri post sugli importanti dati annuali di TER 2018. 

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