
Mi trovo con la mia famiglia al 58° giorno di quarantena. E tutto va bene, almeno al momento e tra le mura domestiche. Anche voi sarete in condizioni simili, magari con qualche giorno in meno di reclusione più o meno volontaria se vivete in zone lontane da quelle rosse e se avete atteso i decreti del Governo per rinchiudervi in casa. Due nemici spaventosi sono in azione là fuori. Si chiamano Covid-19 e Lockdown. Entrambi rappresentano il buio oltre la nostra porta, oltre il nostro cancello.
Nelle prossime settimane metteremo alla prova le misure da parte del Governo di rilascio lento e progressivo dal Lockdown. Poca luce e in lento divenire. Con ogni probabilità le normative non cambieranno di un millimetro la disciplina e le raccomandazioni sul cosiddetto “distanziamento sociale”. Ponendo al centro la salute e l’integrità dell’individuo dal nemico invisibile e tremendo, ogni attività, proprio ognuna, dovrà porsi il tema di come organizzarsi e gestire la “nuova normalità“.

L’ausilio di comitati tecnico-scientifici, di esperti e di capitani d’Industria certamente conforta le singole attività verso le scelte di infrastruttura e di gestione del personale e eventualmente del pubblico in ogni business. Siamo di fronte a un processo rivoluzionario di adattamento alla nuova modalità. La richiesta di pensiero e di azione verso il “Coinvolgimento Sociale” non è mai stata così alta. Saremo all’altezza?
Il ruolo della Radio nel Coinvolgimento Sociale
Su Covid-19 l’eroismo dei medici, degli infermieri, delle forze dell’ordine e dei volontari nel mare della burocrazia e delle difficoltà di ogni sorta ha fronteggiato l’emergenza sanitaria, unitamente ai nostri comportamenti in quanto cittadini. Sul fatto che le attività della Radio in Italia in questa guerra non siano invece state fino ad oggi all’altezza del Coinvolgimento Sociale necessario ho già scritto qui.
Trovo ora necessario inquadrare il secondo nemico, il Lockdown, augurandomi che almeno su questa sfida la Radio non perda altre opportunità di palesarsi utile se non indispensabile. Il target non è più quello del pubblico ma dei clienti pubblicitari. Riuscirà il nostro mezzo ad agire con più forza nel servire almeno l’economia in riaccensione?
Gli U.S.A. sono investiti violentemente da Covid-19, ora e di gran lunga il primo Paese al mondo per contagi e decessi. Abbiamo notizie dai media su come a loro volta stiano rincorrendo l’emergenza sanitaria. Con problemi identici a quelli che qui abbiamo affrontato solo qualche settimana prima. E sul fronte del Lockdown? Come reagisce l’Industria della Radio a stelle e strisce alla peggior crisi economica mai generatasi dopo la seconda guerra mondiale?

Purtroppo le reazioni sono in linea con quelle drammatiche attuate in Italia che si riferiscono a tagli profondissimi di tutti i costi, interruzione dei rapporti laddove possibile, cassa integrazione e licenziamenti in tronco. Situazione drammatica per molte persone e tante famiglie. E sul fronte dei ricavi, il motore indispensabile della Radiofonia commerciale, cosa si fa?
Idee sul fronteggiare il Lockdown dagli U.S.A.
Negli USA vi sono vari approcci in questa fase nella relazione con la clientela commerciale della Radio; c’è quindi una moltidudine di comportamenti che si prospettano verso i risultati. Qui ne espongo alcuni che a mio avviso sono degni di riflessione:
APPROCCIO PRAGMATICO – I primi soldi di pubblicità della ripresa andranno a quelle strutture che si sono interessate direttamente e personalmente ai clienti nella fase dell’emergenza sanitaria. Quindi tanto vale interessarsi al massimo ai clienti in questa fase e capire dove e come agiranno e opereranno. Il ragionamento non fa una grinza.
APPROCCIO VISIONARIO – La prospettiva fondamentale è portare i clienti a concepire la ripresa all’insegna del New Business. I clienti non possono più dire che hanno già da fare e che il business gira. È come se dovessimo immaginare per ognuno di loro una ripresa costellata di grandi riaperture. Wow!
APPROCCIO ISTITUZIONALE – I direttori commerciali delle Radio si stanno rivolgendo sempre più alle associazioni di settore, ai mediatori a livello di istituzione con i business piccoli e medi, la quota più consistente dei ricavi almeno per le Radio locali. L’unione fa la forza.
APPROCCIO OPPORTUNISTICO – C’è chi si scatena operando nel concreto in regime di guerra. Caccia alle migliori idee etiche per le persone in difficoltà nell’avversità. E ci si scatena alla ricerca piena dei profitti nascosti, dei valori ignorati. Si afferrano opportunità di rendite che pochi colgono. Il segugio senza troppi scrupoli che fa emergere iniziative impensabili in altri momenti della storia.
Ogni grande problema porta grandi opportunità. Con quale approccio intendente perseguirle?
La rivoluzione anche nel copywriting per la Radio
Tempi duri anche per i copywriter della Radio che per lo studio dei comunicati dei clienti pubblicitari si sono dovuti calare completamente nel Coinvolgimento Sociale. Ne nascono nuove “chiusure” per gli spot. Eccone una selezione alquanto evocativa con i collegamenti alle relative merceologie.
“Tutti hanno bisogno di un eroe” – Idraulici, Elettricisti, Riparatori di Elettrodomestici
“Ci sono nuovi percorsi nella freschezza” – Drogherie, Distribuzione di Cibo, Ristoranti
“Ognuno può utilizzare un valido aiuto” – Servizi Finanziari, Prestiti, Crediti
“Siamo la squadra per la tua casa” – Edilizia, Decoratori, Imbianchini
“Ci prendiamo cura di voi” – Cliniche Mediche, Farmacie, Prodotti Senior per la Mobilità
“Siamo qui per te” – Ogni business che può garantire consegne a domicilio
“Impara con noi” – Corsi online, Formazione, Tutoring
“Ti garantiamo una protezione” – Riparatori tetti, attrezzature per l’ufficio
“Perchè la tua salute è importante” – Attrezzature per la ginnastica, Prodotti nutrizionali
“Per quel preciso momento abbiamo la cosa giusta” – Gioiellerie, Fioristi, Pasticcerie
Coinvolgere i clienti pubblicitari sulla forza della Radio, adesso!
Una magnifica ricerca realizzata da GfK su commissione di TER spiega molto bene “L’ASCOLTO della RADIO ai TEMPI del COVID”. E’ stata realizzata con interviste effettuate tra il 3 e il 6 aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria. E gli elementi complessivi sulla fruizione della Radio sono utili e illuminanti. Sì, meno ascolto dall’auto ma più ascolto da casa, più prolungato e più interattivo. Non è poco.
38259-La-Radio-ai-tempi-del-CovidPer chi leggesse prima del 23 APRILE raccomando anche la partecipazione all’AUDIENCE WEBINAR – SPECIALE “L’ASCOLTO della RADIO ai TEMPI del COVID”. Sarà presente Giorgio Licastro, AD di GfK, che presenterà la ricerca prima del dibattito tra gli operatori. E’ sufficiente cliccare qui, eventualmente, e compilare il modulo di iscrizione. Forza, la conversione psicologica positiva è adesso!