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“IO SONO CULTURA” è una ricerca annuale curata dalla fondazione Symbola e da Unioncamere che costantemente monitora le industrie culturali e creative di questo Paese. Oltre al proprio e qualificato staff di ricercatori, sono coinvolti nell’iniziativa oltre 30 contributori. Sono esperti dei segmenti specifici del complesso delle industrie della cultura e della creatività che rappresenta un significativo cuore pulsante dell’economia italiana e del suo potenziale verso il futuro. Tra i mondi studiati c’è anche quello della Radio e sono il relatore del suo rapporto sin dal 2016.
A sottolineare il ruolo centrale della cultura e della creatività nel nostro Paese, di cui la Radio è fondamentale protagonista, sono da riferire le parole pronunciate dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 29 gennaio 2022.
“L’Italia è, per antonomasia, il Paese della bellezza, delle arti, della cultura.
Così nel resto del mondo guardano, fondatamente, verso di noi.
La cultura non è il superfluo: è un elemento costitutivo dell’identità italiana.
Facciamo in modo che questo patrimonio di ingegno e di realizzazioni
da preservare e sostenere divenga ancor più una risorsa
capace di generare conoscenza, accrescimento morale
e un fattore di sviluppo economico.”
Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo
Quali sono le industrie della cultura e della creatività e quanto pesano nell’economia e nell’occupazione? La tabella e la raffigurazione che seguono sono più che esplicite.
“IO SONO CULTURA” è una ricerca che fotografa anche le realtà locali di tutte le industrie di interesse. In questo caso c’è una rappresentazione provinciale particolarmente indicativa degli ambiti provinciali più significativi.
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Io Sono Cultura 2022
L’edizione 2022 di “IO SONO CULTURA” è stata presentata a Roma lo scorso 15 settembre alla presenza del presidente di Unioncamere Andrea Prete e del presidente di fondazione Symbola Ermete Realacci.
Ecco alcune citazioni dagli interventi dei 2 presidenti. Ora Andrea Prete.
Nel 2021 le imprese culturali e creative sono apparse
ancora lontane dai numeri del 2019, anno pre-crisi pandemica:
la variazione del valore aggiunto nel biennio è infatti pari al – 4,8%,
rispetto al -1,2% a prezzi correnti del totale dell’economia.
Sebbene nel 2021 si sia registrato un recupero del +3,6%,
questo non ha compensato le perdite del 2020.
Il rilancio di questo articolato universo di aziende passa per:
una rinnovata attenzione alla sostenibilità, ambientale e sociale;
una dimensione sempre più digitale integrata a quella fisica dei servizi;
una crescente integrazione di settori, canali e contenuti
E ora Ermete Realacci:
La cultura ha pagato più di altri settori la crisi,
ma conferma il suo ruolo economico centrale.
Nel biennio 20-21 perdono ricchezza soprattutto
le attività dello spettacolo
(-21,9%; che in valori assoluti equivale a una perdita di 1,2 miliardi di euro)
e quelle per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico
(-11,8%; pari a -361 milioni di euro),
mentre crescono videogiochi e software (+7,6%).
La foto al 2021 ci restituisce comunque un sistema che dà lavoro
a 1,5 milioni di persone che producono ricchezza per 88,6 miliardi di euro,
di cui 48,6 miliardi (il 54,9%) generati dai settori culturali e creativi
e altri 40 miliardi (il 45,1%) dai professionisti culturali e creativi attivi.
Un sistema formato da 270.318 imprese e 40.100 realtà del terzo settore.
Il Rapporto Radio di IO SONO CULTURA
Raccomando anche a chi ha poco tempo la lettura dell’intero lavoro di ricerca. Offre un quadro di analisi unico e strumenti di interpretazione e di innovazione. Se desiderate concentrarvi sulla sola parte inerente la Radio potete andare alle pagine 192-195 del volume 2022, qui disponibile sia nella visione del file PDF che del suo download.
Chi volesse leggere o scaricare le edizioni precedenti dal 2016 al 2021 del rapporto e/o della componente Radio, può cliccare qui.
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