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La tendenza al branding e a un complessivo lavoro di imaging sonoro delle stazioni Radio non solo cresce ora ma crescerà in modo significativo anche nei prossimi anni. La missione di tutte le Radio di flusso in particolare dovrà essere enfatizzata presso il pubblico per poter affermare la propria identità in un’offerta Radiofonica sempre più competitiva dal DAB e dal mondo web. Il ruolo della conduzione in tutto questo processo non è affatto marginale. Se gli strumenti di imaging (IDs, jingles, liner, ecc.) operano in una direzione, la conduzione dovrà rafforzarla.
Sento conduttori nelle Radio di flusso che non sono nel formato. Spargitori di tante notiziole quanti sono gli interventi previsti nella loro fascia, calpestando l’emozione oltre che il rispetto per la musica. Ciò non favorisce di certo la credibilità di una marca che desideri essere abbinata prima di tutto a un posizionamento musicale. Questione di coerenza. E questione di eccellenza. Noto tanta ricerca di diversità, sembra che intrattenere dentro la musica sia cosa banale, come se Spotify o altri servizi trasmettessero già storie di artisti o di brani in sincronia con l’ascolto.
L’evoluzione della Radio di flusso
Per i prossimi anni le Radio di flusso devono incrementare l’esperienza e la spettacolarizzazione viventi. Non si tratta di combinare coppie di conduttori o di spalmare notiziole sul palinsesto. Quell’approccio è logoro e ininfluente. Più emozione con capsule esplorative dentro il formato e al lifestyle. Pillole audio catturate dai social e/o da tutti i media, contestualizzate e condivise onair. E ancora altre produzioni che incastonate in un flusso ben progettato possano offrire la dimensione ricca e spettacolare della Radio di flusso. E soprattutto quella più imprevedibile.
La Radio di flusso che si evolve a mio avviso non ha bisogno pertanto di tanti conduttori, basta uno per ogni fascia, ma di tanta produzione di durata breve, tra i 10 e i 60 secondi. Utile al formato, funzionale al cosiddetto “hype” di chi ascolta. Le Radio di flusso devono, pertanto, rinnovare profondamente e aggiornare la progettualità dei loro tipici ponti con la realtà come i servizi meteo, la info-mobilità e i GR. Considerando che sono capsule sature, un po’ meno se ci si rivolge a un pubblico locale, occorre proprio ripensare il mondo che si vuole proiettare onair.
La forza della immaginazione della Radio è quindi oggi ancora da rafforzare, in particolare nella funzione delle Radio di flusso. Quindi più strumenti, più formazione, più creatività e più impatti per la produzione in Radio. La figura professionale di chi confeziona le idee, anche brevi, deve poter crescere. La funzione della produzione nella Radio necessita di rilancio e di qualifica. E si può pure mettere al servizio anche del reparto marketing e commerciale per ottimizzare tutto l’investimento. Cari producer e produttori creativi, i prossimi anni saranno sicuramente vostri.
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La conduzione e l’auto-regia
Qualora il trend indicato si concretizzasse, quindi con un incremento delle produzioni creative per il flusso realizzate internamente, non è pensabile che ciò sia compatibile sul piano dei costi e dei flussi di lavoro con il mantenimento della regia assistita. Specie alla luce della evoluzione degli stessi sistemi digitali on-air che sono ormai eccellenti e consolidati strumenti per la regia. E quindi la professionalità di chi è in Radio potrebbe e dovrebbe distinguersi tra chi opera live, i conduttori, e chi serve la produzione o la redazione complessiva per il flusso, area in sviluppo.
Per essere ancora più esplicito, a mio avviso conteranno sempre di più verso l’audience tutte le creazioni di produzione interna piuttosto che la regia assistita. Chi è ora un regista della diretta può avere interesse a essere utile per il dietro le quinte, che sarà deputato alla spettacolarità. E nell’ambito della rimodulazione delle priorità anche il ruolo del conduttore dovrà rinnovarsi. La parola magica è auto-regia. Non è solo condurre e gestire la diretta. E’ saper lavorare off-air e mentre suona la musica operare con gli ascoltatori editando al volo degli audio interessanti.
E’ curarsi delle finestre sulla realtà qualunque esse siano. O classici prodotti meteo e viabilità o innovative soluzioni di servizio per il target cui ci si rivolge. Il tutto offre un grande vantaggio. Unire conduzione e regia può essere da solo un motivo di migliore spettacolarità e anche di un migliore coinvolgimento per i talenti in onda. Sempre nel rispetto come base delle indicazioni di formato dello Station Manager. Quindi i conduttori del flusso possono essere meno “mezzi giornalisti” delle notiziole e più creatori del flusso complessivo in tutti i suoi dettagli editoriali.
Photo Credit: iStock.com/bestdesigns
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