Una breve chiacchierata sulla Radio di notte, sulla magia di servire chi lavora in orari particolarmente disagiati. Sulla funzione sociale e la "solitudine collettiva". Un'altra intervista di Voci.fm! Grazie Marco Picchio.

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Ringrazio Marco Picchio di VOCI.FM per avermi proposto a aver realizzato una nuova intervista. Questa volta ci siamo occupati della Radio di notte. Un tema molto fascinoso. La motivazione nasce da un articolo di questo blog intitolato “La Notte della Radio, gli Ascolti nella Fascia del Mito della Conduzione“. L’ascolto notturno ha prodotto miti cinematografici e un percepito di contemplazione e di confessione intima. In realtà ci sono tanti mondi nella notte della Radio e uno in particolare è quello di chi lavora. Ed è stata RTL 102.5 per prima nel 1990 a sublimarlo.

Mentre i numeri di ascolto fotografano la realtà di chi ascolta la notte, il beneficio più grande è quello di una forma di “solitudine collettiva”. Una magia che tiene insieme chi opera negli orari del disagio e che gli fa percepire non soltanto di non essere solo ma anche di essere parte di un universo vasto. Molto vasto. E negli ascolti della notte, e non a caso, vincono le emittenti che comprendono come la Radio debba essere live, in diretta. E come sia necessario offrire quell’energia umana e di relazione che è normalmente disponibile a chi ascolta di giorno.

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