Il RAB, Radio Advertising Bureau, è quella magnifica associazione al servizio delle Stazioni Radio la cui splendida ossessione è promuovere il mezzo Radio in tutti gli U.S.A. presso le agenzie e i clienti, presso il mercato. Tra le varie sale gioco all’interno del RAB c’è anche il dipartimento delle Ricerche che punta a realizzare studi oggettivi con partner affidabili per poi promuoverne i risultati rilevati. In questo caso ci occupiamo di una ricerca del RAB in collaborazione con Media Monitor, società specializzata nel monitoraggio; l’ultima emissione è del 21 settembre ed è uno studio molto interessante che ha preso in esame le campagne pubblicitarie in 6 merceologie differenti programmate su ben 2.100 stazioni Radio. Il risultato è che la Radio accresce il livello del Search sul WEB del 29%, un dato utilissimo e che indica capacità di induzione all’approfondimento.
Sapere che la Radio impatta comportamenti digitali è una discreta evidenza; bello sarebbe naturalmente poter condurre una ricerca analoga nel nostro Paese.
Come utilizzare questa evidenza? Come utilizzare l’informazione secondo la quale la Radio impatta in modo importante i comportamenti digitali? Non è difficile condividere questa assoluta semplicità…
La Radio, tra le tante funzioni, può incrementare significativamente le visite ai siti WEB dei clienti pubblicitari. Ogniqualvolta ci si trovi con clienti anche locali che abbiano nel WEB una posizione forte, talora anche con attività di E-Commerce, l’obiettivo di marketing del comunicato Radio ovviamente da verificare con l’azienda può essere proprio quello di aumentarne il traffico digitale; e il costo a contatto della Radio con l’uso di una o più stazioni giustifica spesso e pienamente per i clienti il ritorno ottenuto per l’investimento convenuto.
La Radio è un mezzo che vince sempre quando nella complementarietà aggiunge le sue capacità specifiche.
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