Alessandro Sdei, responsabile di “RADIO G.R.P.”: “L’ambiente è stimolante e induce fortemente alla voglia di confrontarsi e di parlare di Radio. Anche dopo il seminario mi sono ritagliato nell’arco della giornata un momento in cui riprendo gli appunti del corso, leggo il materiale informativo, butto giù annotazioni e idee”.
Angelo De Robertis, RADIO 105: “E’ bello poter partecipare a questo tipo di iniziative senza dover attraversare mari e oceani; fino a ieri infatti erano solo realtà americane o comunque straniere ad offrire questo tipo di opportunità.
Costantino Da Tos, direttore programmi di RADIO VENEZIA: “Ho trovato l’intero percorso formativo solido e ben strutturato, corretto nei tempi e nell’esposizione. L’immagine percepita è stata assolutamente positiva e sopra alle aspettative. Quando racconto dove sono stato, a radiologi e non, dico: ‘Sono stato tre giorni a Milano ad un seminario sulla radio… i relatori erano l’ex PD di RTL 102.5, quello che ha preparato il progetto editoriale per le radio di MONDADORI, l’ ex AD di RADIO DEEJAY e il vice direttore di RAI RADIODUE. Ti assicuro che fa una positivissima impressione. Mi sono portato a casa un bel po’ di informazioni, ma sopratutto una nuova voglia di eccellere nel mio lavoro, mi è servito anche da ricarica motivazionale.
Don Armando Carminati, direttore di RADIO E: “A mio parere è sembrato tutto molto professionale e ben organizzato. Come relatori vi completavate in modo da rendere le tematiche molto vive e sempre molto vivaci e mai calando di intensità contenutistica. Siete dei grandi comunicatori, non solo insegnate ma siete ciò che dite. E quindi ho trovato tutto in sintonia riuscendomi a passare non una teoria ma qualcosa gia in atto, in funzione, da toccare… non so se sono riuscito a rendere l’idea. Poi per me è stato un momento di sintesi straordinario: dopo anni di attività in un certo contesto culturale di America Latina, pochi mesi in Italia con lo stesso ambito ma in un contesto totalmente diverso e soprattutto con molta pratica e totalmente autodidatta, i tre giorni sono stati di un’intensa, lucida, chiara analisi del fare radio; non solo, dando anche un senso di freschezza e quindi la chiara percezione che si può fare ancora molto in un mondo, come quello della radiofonia, che sembrava aver esaurito o aver detto ormai tutto. Sono tornato a casa con una nuova prospettiva per la radio Cattolica della diocesi di Bergamo”.
Enrico Tagliaferri, conduttore di notorietà nazionale e direttore: “Beh devo dire che la partecipazione al PROGRAM DIRECTOR SEMINAR è stata forse una delle decisioni più felici prese negli ultimi anni. Non ho nemmeno UNA ragione per non essere entusiasta. Viceversa, ne ho diverse per essere contento. 1) Per la completezza con cui è stato affrontato il tema, 2) Per la competenza dei relatori, 3) Per la disponibilità nel risolvere i nostri dubbi, 4) Per l’ospitalità.
Francesco Zarbano (Dj First), conduttore, artista e coordinatore radiofonico: “La riflessione generale in merito al seminario è più che soddisfacente; mi sono reso conto delle tante sfaccettature che appartengono al mondo comunicazione e radio in questo caso… Aspetti e analisi che troppo spesso vengono non considerati perché ritenuti logici e banalmente ovvi… Personalmente ho appreso e da subito messo in pratica uno stile differente di concepire l’azienda Radio, in termini operativi e di gestione, come se mi fossi iniettato una dose di conoscenza che fino a giorni prima era a me inosservata… Credo che tutti gli operatori del settore Radio dovrebbero avere la spontaneità di mettersi in discussione come abbiamo fatto noi analizzando, tramite il seminario, le nostre azioni giuste o sbagliate che siano state… Infatti un aspetto che ho particolarmente gradito è stato quello della non staticità di apprendimento ma bensì dell’interazione di gruppo, confrontandosi per 3 giorni a “colpi” di parole e analisi anche con altre realtà radiofoniche locali e nazionali… Questo il mix che ha reso il confronto vincente e produttivo ovvero Analisi, Confronto, Soluzioni. Mi chiedi un pensiero sul rapporto prezzo/prestazioni?!? Beh, conoscendo la storia e i passati dell’azienda Astorri non ho difficoltà a considerarli più che adeguati al tipo di approfondimenti elargiti. Anche se posso allo stato attuale solo ringraziare la mia Azienda Radio Sound 95 per avere permesso a me la presenza. Se posso permettermi un piccolo rammarico (non è una critica sia chiaro), avrei voluto un seminario più lungo, sarà forse la innata passione per la sete di conoscenza, ma questo è quel che mi viene da ripensare a una settimana dal termine dello stesso. Grazie di tutto e aspetto fiducioso il “Program Director Seminar 2”.
Giampaolo Ronconi, responsabile musica di RADIO STUDIO DELTA: “Sono entusiasta dei tre giorni e ora desidero mettere in pratica molte delle esperienze maturate al seminario”.
Giorgio Zanetti, responsabile di PUNTO RADIO 96: “Un’esperienza assolutamente positiva. Temi e spunti di riflessione molto interessanti, spesso sottovalutati in ambito radiofonico, affrontati in modo chiaro e coinvolgente. Un clima serio, ma informale, ha subito creato un ambiente disteso tra i partecipanti. Non voglio quindi dimenticare il lato umano: il seminario mi ha permesso di conoscere colleghi simpatici con cui sono nate, spero, nuove amicizie”.
Giovanni Nisi, responsabile musica di RADIO ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA: “Lavoro da tanto tempo in una radio che ha raggiunto grandi dimensioni. Nel corso degli anni sono stato regista, conduttore, giornalista, autore, produttore e consulente: ho vissuto quasi tutte le relazioni che si stabiliscono tra le varie anime del mondo della Radio. Attualmente ho la responsabilità dell’Ufficio Musica. Mi sono iscritto al PROGRAM DIRECTOR SEMINAR per dare un assetto alla mie esperienze, saperne di più ed essere pronto ad affrontare i tempi che cambiano. Il nome di Claudio Astorri e quello di Valerio Gallorini sono una garanzia e mi sono esposto personalmente pur di cogliere questa opportunità. La disponibilità dei relatori ha fatto il resto. Sono stato felice di capire, con gli altri partecipanti al PDS, come si organizza un progetto radiofonico in cui poter mettere al servizio del pubblico capacità, idee, passione e immaginazione per un obiettivo condiviso. La mia speranza è di riuscire a fare, un giorno, la stessa cosa in prima persona… Abbiamo dedicato gran parte della nostra vita al rapporto con il pubblico. Questi tre giorni insieme mi hanno fatto ritrovare i motivi per cui in tanti abbiamo fatto in modo che la nostra passione diventasse una professione. Penso che un’iniziativa come questa sia necessaria per tutti i soggetti che si impegnano intorno a un’emittente, Editori compresi. Nonostante la defezione di Valerio Gallorini la conduzione di Claudio Astorri è stata costantemente chiara, scorrevole e avvincente, gli argomenti precisi, i conforti puntuali, piacevole la compagnia. La competenza internazionale, lo spazio dedicato alle nostre domande e l’accuratezza delle risposte sono stati nostri preziosi alleati. I tre giorni sono volati via, quando è arrivato il momento di congedarsi si sarebbe voluto poter ricominciare daccapo. Sarebbe interessante un’appendice al Seminario, una seconda sessione in cui rivedersi e valutare se e come, dopo i primi giustificati entusiasmi, è cambiata la nostra vita radiofonica. Anche il materiale ricevuto è di rilievo: il mio inglese arrugginito si è rimesso in moto su “Building Radio Brands”. Per me, che ho quasi sempre lavorato sui contenuti, è diventato un vademecum; spero di finirlo prima che mia figlia si sposi… Consiglio il Program Director Seminar a tutti quelli che amano la Radio e vogliono continuare a crescere con essa; l’eredità del Corso è una costante compagnia: dà valore all’esperienza ed è un capitale che si rivaluta ogni giorno.
Luca Sacchi, RADIO 105: “Essendo da sempre un innamorato della radio con grande voglia di portare qualcosa di nuovo ad un mezzo che ritengo un po’ stanco ritengo la mia partecipazione al PROGRAM DIRECTOR SEMINAR sicuramente positiva per i temi trattati e per come sono stati trattati… ma soprattutto per gli innumerevoli spunti preziosi per la mia crescita professionale”.
Luigi Furlotti: “E’ stata un’esperienza che credo abbia già segnato positivamente e profondamente la mia professione: amo la radio talmente tanto che vorrei confrontarmi sul mezzo in continuazione… Credo che non si finisca mai d’imparare… L’idea di realizzare questo seminario è stata fantastica e spero possa continuare nel tempo. E’ tempo di considerare la radio anche in maniera un po’ scientifica, senza basare tutto solo sull’improvvisazione, come troppo spesso accade, ahimè, ancora oggi.
Marco Marini, RADIO BRUNO: “Ho partecipato con vero interesse al seminario. Faccio radio da tanti anni (ormai sono 26!) ma non si finisce mai di imparare. Ho trovato molti spunti interessanti. In modo particolare gli argomenti “radio di flusso” e “radio di programmi” mi hanno fatto capire un po’ meglio i punti deboli e/o i punti di forza dell’una dell’altra e, soprattutto, il fatto che sia l’una che l’altra possono essere vincenti visto che non esiste UN solo tipo di pubblico. Anche il discorso sui palinsesti pubblicitari è stato interessante e mi ha fatto riflettere: una corretta sistemazione dei cluster pubblicitari all’interno dei clock è davvero molto importante, molto più di quanto non immaginassi. Trovo che seminari di questo genere siano ottimi veicoli di comunicazione, confronto e crescita professionale anche per chi fa radio da tanto tempo. Poter confrontare le proprie idee con altri operatori del settore è edificante e può offrire spunti per nuove considerazioni… cosa che è successa anche a me. Il nostro è un lavoro creativo e occorre sempre tenere presente che stare troppo tempo seduti dietro alla propria scrivania coltivandosi il proprio orticello può lentamente ma inesorabilmente “addormentare” quella creatività e quella voglia di fare e migliorare che invece, per chi fa un mestiere come questo, deve essere costantemente alimentata. Occasioni di incontro come quella del seminario aiutano proprio a far si che questo accada per cui mi ritengo assolutamente soddisfatto”.
Marta De Marchi, RTT: “Per me è stata un’esperienza davvero molto stimolante e ritengo sia stato e si mostrerà estremamente utile. Ignoravo molte teorie e tecniche, alcune le immaginavo solo vagamente. E’ molto utile aver concentrato e strutturato teorie e modelli per il mondo radiofonico in un unico seminario sopratutto per chi, come me, è entrato da poco nell’ambiente e non ha l’esperienza di chi ha visto nascere la radio e svilupparsi. Mi ha stupito molto la semplicità di relazione e anche la curiosità dei colleghi delle radio maggiori, pensavo che loro applicassero già da molto tempo tutte gli insegnamenti”.
Paolo Zangani, RADIO CITY (AL): “Mi sono iscritto al Program Director Seminar convinto di poter approfondire le mie conoscenze. La realtà non ha disilluso le mie attese. Il seminario, oltre a consolidare alcuni aspetti che fortunatamente mi erano già chiari, ha fornito numerosi spunti di riflessione che spero possano portare ad un ulteriore miglioramento della mia professionalità. L’ambiente è appassionante e mai noioso, piacevole in ogni aspetto, momenti di relax compresi. Il PDS ha un solo difetto: finisce troppo presto”.
Rita Nigrelli, editore di RADIO SOUND 95: “Ritengo che il PROGRAM DIRECTOR SEMINAR sia non solo uno strumento utile
ma assolutamente necessario alla crescita di ogni azienda che voglia chiamarsi Radio. E’ un seminario che dà più di quanto ti aspetti e che ti lascia la voglia di approfondire ancora di più, è come avere visitato un frammento di universo durante un viaggio durato troppo poco e non vedi l’ora di intraprendere un altro viaggio per continuare a scoprire e arricchire la tua mente”.
Stefano Carboni, RADIO MONTECARLO: “I tre giorni sono stati molto interessanti e propedeutici a visioni future del nostro sempre più “complicato” lavoro. Molti spunti, bei dibattiti e poi protagonista finalmente LA RADIO”.
Teo Mangione, RADIO ALTA: “La prima considerazione che ho fatto al termine del PDS è stata: ‘Bene, seminario per tutti almeno una volta l’anno’ e non escluderei l’invito anche agli editori, unico e gradito rappresentante della categoria al Program Director Seminar, Gianni Prandi di Radio Bruno. Personalmente sono molto soddisfatto di ciò che ho ascoltato e vissuto, la capacità del PDS è stata quella di sapere miscelare bene varie professionalità radiofoniche, dai direttori dei grandi network, alle multi regionali, alle piccole realtà locali come la mia senza sentirci “diversi”, uniti per un unico obiettivo, migliorarci. Il Program Director Seminar è stato come tornare a scuola, abbiamo imparato molto da tutti oltre che dai docenti, ognuno dei partecipanti ha dato spunti di riflessione importanti. Ho capito meglio il mio compito, adesso mi sento più sicuro, più deciso, pronto ad affrontare i piccoli problemi quotidiani con più consapevolezza e ordine”.
Tony Severo, STUDIO WT: “Il seminario è stato un momento importante per rivedere e ridefinire argomenti e nozioni che spesso dimentichiamo. Molto interessante soprattutto la discussione dell’ultimo giorno. Alcune indagini già le conoscevo, sono uno strumento di lavoro quasi quotidiano, ma anche per queste la analisi è risultata molto interessante. Confesso che ero curioso. E la mia curiosità è stata pienamente soddisfatta. Consiglierei il seminario soprattutto agli operatori di realtà regionali e locali che ho scoperto sono spesso a digiuno di nozioni anche basilari (logicamente) ma nello stesso tempo (l’ho riconosciuto nei partecipanti al seminario) hanno un’entusiasmante voglia di apprendere”.
Umberto Cappellato; Prima di tutto era ora che qualcuno pensasse alle radio locale e regionali come ad aziende e non (come fanno anche molti editori…) come ad un passatempo. Forse siamo arrivati ad un punto di maturazione del mezzo e delle risorse umane che lo formano, tale da esigere una migliore organizzazione. L’Analysis Day è probabilmente quello che ho maggiormente apprezzato per una serie di motivi. Nel 2000 ho conseguito un master in marketing e comunicazione all’Istituto Superiore di comunicazione di Milano e finalmente ho visto sul campo l’applicazione di quello che ho appreso anche al mondo della radio e non solo alle aziende. Spero che anche gli altri partecipanti si siano resi conto dell’importanza dell’analisi di mercato, che spesso sembra un noioso insieme di numeri e grafici, che invece nascondono un disegno della realtà in cui lavoriamo e in cui vogliamo inserirci. In una parola secondo me: FONDAMENTALE. Il Branding Day: UTILISSIMO per capire come muoversi tra flusso e programmi (anche questo a volte ai più è sconosciuto). Ho ritrovato idee sulle quali ho avuto modo, in passato, di confrontarmi con editori e direttori di stazione, ho trovato conferme e sollecitazioni veramente interessanti (la radio news/talk a livello locale mi ha sorpreso e la trovo una sfida eccitante, spero che qualche editore ne approfitti). L’intervento di Eodele Bellisario e la sua partecipazione ci hanno aperto gli occhi su una realtà che conosciamo poco e con la quale invece ci si deve confrontare continuamente. Program Director Day: secondo me ha dato FIDUCIA a chi fa o vuole intraprendere questa attività, chiarendo Ruoli e anche Modi per vivere il rapporto all’interno della emittente in modo nuovo e costruttivo. Gli strumenti che abbiamo acquisito sono certamente utili e mi ha fatto piacere vedere come, con qualche migliaio di euro e 3 giorni di seminario, si possa tornare in radio e fare una “piccola rivoluzione”. Riassumendo: finalmente anche la radio locale ha a sua disposizione i mezzi per essere competitiva.
Vincenzo Manzullo, RADIO BABBOLEO: “Intendo esprimere la mia felicità per aver seguito il “PROGRAM DIRECTOR SEMINAR. Devo ammettere di essere stato sino a qualche giorno fa una persona che “faceva la radio” mentre ho sempre piu’ nella mia mente la convinzione di voler servire il pubblico.