
L’Osservatorio Nazionale delle Imprese Radiotelevisive Private è una istituzione che nasce per iniziativa dell’Ufficio Studi e Ricerche di Confindustria Radiotelevisioni in congiunzione, come previsto dal contratto di lavoro nazionale, ai Sindacati: SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UIL-COM. Uno dei prodotti dell’Osservatorio è lo “Studio Economico del Settore Radiofonico Privato Italiano”; giunto alla sua 10^ edizione il rapporto del Novembre 2017 è stato presentato pochi giorni fa. Aggiornato con dati disponibili fino a settembre 2017 è molto interessante e merita una lettura attenta. Lo Studio si basa sull’elaborazione dei principali dati economici estratti dai bilanci delle emittenti commerciali costituite in società di capitali (Srl, Spa e Società coop) per le quali vige l’obbligo di deposito. Sono incluse le Radio Nazionali, quelle Locali e le Pubbliche.
In termini di fotografia il frame della rilevazione non è dei più felici. I dati esaminati fino al settembre 2017 e pubblicati a dicembre non includono ancora le evidenze dei bilanci 2016 e peraltro solo per poche settimane. Ci si accontenta, si fa per dire, di un’eccellente analisi sul 2015, specie a confronto del 2014. E si osserva nitidamente il segno dell’uscita dalla crisi profonda.
Per chi non avesse il tempo di leggersi con calma il rapporto provvedo a segnalare le 8 slide fondamentali del documento, molto ben redatto, di 65 pagine e che fotografano la Radiofonia Commerciale di questo Paese al 31 dicembre 2015. Nessun commento, solo numeri da analizzare e memorizzare. Le note sono fondamentali nella comprensione. A tutto chiarezza.
1 – Ricavi Pubblicitari per tipologia di Operatore
2 – Il mercato Pubblicitario Radiofonico in Italia
3 – Radio Nazionali – I ricavi Pubblicitari
4 – Radio Nazionali e Radio RAI – Quota dei ricavi di Pubblicità sul totale
5 – Radio Nazionali – Risultato operativo e di esercizio
6 – Radio Locali – Ricavi totali per classi di ricavo
7 – Radio Locali – Ricavi per Regione
8 – Radio Locali – Rapporto RO/Ricavi per classi