AudiRadio. Un flash-back. O meglio, la nuova AudiRadio! Giornata storica quella del 23 arile 2024. E' nata la società JIC (Joint Industry Committee) che misurerà gli ascolti della Radio dal 2025. E ora?

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Per l’industria della Radio è certamente la notizia dell’anno. E’ nata la società che formerà il JIC (Joint Industry Committee) per le rilevazioni ufficiali dell’ascolto Radiofonico a partire dal 2025. Si tratta di una società per il 50% controllata da ERA (nuovissima denominazione di TER) e per l’altro 50% da UPA, i clienti pubblicitari, e da UNA, i centri media e le agenzie. Il Presidente che è stato designato per la nuova AUDIRADIO è Antonio Martuscello, già commissario AGCOM. E’ un dirigente di imprese nei media e nella comunicazione con profili sia politici che accademici.

Antonio Martusciello, designato Presidente della nuova AudiRadio

Per la cronaca la società è stata formata il 23 aprile alla presenza di Lorenzo Suraci per ERA (la ex TER), di Antonio Martusciello per UPA e di Stefano Spadini per UNA. I consiglieri saranno 36, 18 espressi da ERA e 9 ciascuno da UPA e UNA. Si realizza nuovamente, dopo il fallimento della prima AudiRadio, la convergenza tra industrie della Radio, della Pubblicità e del Mercato che è stato l’oggetto da molti anni delle istanze della AGCOM per la corretta e condivisa rilevazione degli ascolti Radiofonici. E pure un serio caposaldo delle molteplici contestazioni di RAI a TER.

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Cambi in ERA/TER

Il presidente di ERA è cambiato nella stessa giornata in cui si è approvata anche la modifica di denominazione della società che rappresenta ora il 50% di AudiRadio. Gli editori Radiofonici si sono presentati all’appuntamento con la storia pertanto con 2 elementi di novità e di pulizia. Il marchio TER, indubbiamente sbiadito e resosi opaco nel corso del 2023, caratterizzato dai fatti noti come autopromozione TER e qui denominati “Elemosina On-Air“, trova la sostituzione che non fa più pensare all’antichità e nemmeno alla cronaca più che discutibile degli ultimi periodi.

Cambio di naming e cambio di Presidente. La figura di Federico Silvestri, protagonista assoluto dei 7 interminabili mesi di autopromozione TER con tutti gli squilibri che ne sono derivati, non poteva rappresentare la credibilità della ricerca verso il futuro della Radio e nemmeno tutti gli associati dato lo scontro epocale, e largamente evitabile, con la RAI. Bene avanzare una nuova figura, al di là delle scadenze d’incarico. La figura di Carlo Ottino rappresenta un gruppo, però, che su aspetti di innovazione come la misurazione elettronica, ha posizioni fieramente avverse.

Il percorso della metodologia

Al momento c’è la nuova società. Che è già una gran cosa, e non scontata. Ora i protagonisti, i 36 consiglieri ma anche tutte le altre figure di riferimento, hanno il compito arduo di avviare il percorso che condurrà a gennaio 2025 a misurare gli ascolti Radiofonici con una metodologia innovativa e approvata dalle parti, che possa rispondere pienamente alle istanze della AGCOM anche in quest’aspetto. Si sente parlare molto, solo voci, di una separazione tra una ricerca con tipologia nazionale da una locale. Altre riportano la ibridizzazione con le rilevazioni streaming.

Un post su Linkedin che indica la passione per la Radio di uno dei massimi protagonisti della nascita della nuova AudiRadio. E’ Stefano Spadini.

Oltre alle teste del mondo della Radio ci sono ora quelle del mondo degli investitori oltre che delle società della comunicazione. C’è la pressione e la vigilanza attenta di AGCOM. Credo che possiamo attenderci una metodologia migliorativa se non innovativa. Il 50% di UPA e UNA non entra in AudiRadio per validare esperienze passate. Gli editori della Radio hanno l’occasione di comprendere che il nemico sul mercato pubblicitario non è prima il concorrente ma l’assenza di riferimenti metrici credibili e frequenti per attaccare mezzi più deboli ma meglio misurati.

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