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Lo station manager è nella sostanza un sinonimo di program director ma anche di direttore artistico. Si tratta della figura apicale che nelle stazioni Radio si occupa dell’area editoriale e che ne risponde al management propriamente detto e cioè alla proprietà oppure alla direzione generale. E’ importante premettere che lo station manager non dovrebbe detenere o assumere ruoli nell’area tecnica e nemmeno in quella del marketing e delle vendite, con cui deve invece intrattenere dei rapporti paritetici. Ciò si evince dal noto rapporto McKinsey/NAB sulla Radio.
In emittenti grandi o piccole lo station manager occupa quella posizione per differenti ragioni. L’imprimatur familistico è frequente, basti pensare a 3 delle prime 5 stazioni, ma altre volte lo station manager nasce dal merito, dall’esperienza viva maturata con i colleghi. Tecnici di regia, responsabili musica, redattori e conduttori, tutti possono essere chiamati all’incarico più importante dell’area editoriale in base alle capacità e al potenziale. Le soluzioni di selezione interna appaiono ancora quelle preferite dai management, solo raramente quelle esterne.
Credo che per questioni anagrafiche sono uno dei primi station manager della Radio, almeno di quella nata nel 1990 con la legge Mammì. Le mie esperienze di RTL 102.5 e di RDS sono state di grande insegnamento e mi permetto di offrire a chi ha aspirazioni di diventare uno station manager un unico consiglio. Non basta “fare” lo station manager, occorre “esserlo”. Coerentemente a questo suggerimento allego una serie di competenze, comportamenti e di pratiche di eccellenza che possono arricchire il profilo del grande station manager.
Il grande Station Manager…
- … capisce che la Radio è un business basato sugli ascolti e si impegna al massimo per fornire i numeri migliori al reparto Marketing e Vendite.
- … è uno strenuo difensore degli ascoltatori in target e un vero campione per quelli più affezionati.
- … opera perché la ricerca lo metta nelle migliori condizioni di comprendere il suo target.
- … recepisce e utilizza le incredibili forze della immaginazione, della conoscenza, della creatività, dell’atteggiamento e della focalizzazione.
- … sa che una grande Radio è un grande Teatro.
- … è un leader, un allenatore, un direttore, un manager.
- … valuta sempre il talento delle persone e opera da professionista corretto ed equilibrato per creare un ambiente di lavoro che sia creativo e stimolante.
- … sa bene che la creazione di una grande Radio è una maratona senza una linea di traguardo, in cui conseguire più successo significa affrontare più competizione.
- … è un pensatore strategico, un eccellente ascoltatore, una persona che sente la Radio ideale nella sua testa e che ne cura ogni evento, ogni quarto d’ora, ogni giornata.
- … è un fiduciario competente che accetta responsabilmente la pianificazione diligente e la allocazione prudente dei 3 valori principali di una stazione Radio: il talento, il tempo e i soldi.
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E non solo. Il grande Station Manager…
- … opera per un ambiente di lavoro senza sorprese, tenendo sempre aggiornato il management ma anche i colleghi dell’area tecnica e di quella del marketing e vendite su quanto accade nell’area editoriale e nella reazione del pubblico.
- … comprende che tutte le Radio dispongono dei medesimi 60 minuti e lotta perché ogni singolo minuto della sua possa essere utile alla conquista del tempo, dell’attenzione, della fedeltà e del ricordo degli ascoltatori.
- … mantiene la sua Radio fresca, avvincente, spettacolare, divulgativa, d’attualità, affidabile, memorabile e coerente alla strategia condivisa per tutte le ore di tutta la settimana.
- … sa come gestire il suo tempo.
- … interviene in modo positivo e con azioni attive per cambiare nel senso del miglioramento la realtà in cui vive e lavora.
- … considera l’integrità al primo posto, promette meno e consegue più di quanto pattuito, specialmente nei confronti del management e dei suoi colleghi di pari grado.
- … non esegue mai un piano da solo/a e lavora costantemente per ispirare, motivare e coinvolgere una squadra perché vinca sempre.
- … comprende che lo studio di trasmissione è un palco e non un ufficio. La più importante attività editoriale di una emittente Radiofonica avviene in quella stanza dove si concentrano speranze, desideri, piani, promesse, strategie e tattiche.
- … focalizza il suo sforzo nei risultati e non nel suo lavoro.
- … costruisce sulla base dei punti di forza; suoi, del management, dei colleghi e dei dipendenti e dei collaboratori.
Non basta? Il grande Station Manager…
- … opera sul palinsesto di ogni ora ben sapendo che conta moltissimo quanto non si mette in onda quasi più di quanto invece si trasmette.
- … è in aggiornamento continuo su tutti gli sviluppi di frontiera e di forte innovazione, potendo contare sul rapporto aperto di menti brillanti nel proprio network, persone che offrono ispirazione.
- … si assicura che il più recente promo della stazione sia il più efficace, il meglio scritto, il meglio prodotto, il più coinvolgente e il più creativo tra tutti quelli fino a quel momento trasmessi.
- … offre sempre agli ascoltatori ragioni per ascoltare più a lungo e tornare all’ascolto.
- … comprende che i jingle di identificazione, i liner, i contest, i promo e le campagne di stazione sono prima di tutto strumenti per tenere lo staff coinvolto e galvanizzato e solo in un secondo livello per servire agli obiettivi verso l’audience.
- … accetta opinioni esterne e oggettive ed è sempre pronto a ricevere consigli.
- … non sottovaluta mai la competizione.
- … partecipa con gusto e piacere a quello che svolge, iniettando entusiasmo nella stazione Radio; egli percepisce il gusto di condividere quanto impara dalla vita, sia studiando che leggendo, visitando e crescendo.
- … possiede una curiosità senza fine, un atteggiamento fanciullesco, una esuberanza contagiosa.
- … rimane appassionato all’idea di creare e reinventare grande Radio tutti i giorni.
Photo Credit: iStock.com/Peshkov
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