Tanto tuonò che piovve. Un tornado. La delibera di AGCOM rivolta al Tavolo Editori Radio è "finale". Piano di azione sulle indicazioni dell'Autorità entro un mese e controllo delle azioni ogni 2 mesi. What else?!?

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L’AGCOM, nella data del 26 luglio 2023, ha emesso la DELIBERA N. 202/23/CONS con il titolo: “MISURE e RACCOMANDAZIONI nei CONFRONTI della SOCIETA’ TAVOLO EDITORI RADIO srl in MATERIA di RILEVAZIONE degli INDICI di ASCOLTO RADIOFONICI“. Per concludere la triste fase della “Elemosina On-Air” da parte dei soggetti nazionali in primis, con risultati aberranti ed evidenze palesemente falsate, la nostra Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni è scesa in campo. Mai nel mondo della Radio il suo intervento è stato così atteso e con cotanto interesse.

Un solo commento sulla delibera dell’AGCOM in sé da parte mia. Sono stato più impressionato che mai dalla ricostruzione storico-giuridica di tutte le attività del mondo della Radio in merito alle ricerche sugli ascolti che si sono succedute dagli inizi e nella nostra industria. La puntualità come la precisione dei passaggi sono ineccepibili. Pertanto ho potuto verificare come l’autorità possegga perfettamente l’asse del tempo sul tema anche verso il lungo passato e ho maturato una forma di ulteriore rispetto per l’AGCOM. Leggete la delibera anche voi e poi ditemi.

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Alcune conseguenze “pratiche” della delibera

  • In merito alla trasformazione di TER di un JIC (il mondo della pubblicità da includere nella società) e all’adozione di nuove metodologie innovative, la AGCOM richiede un piano alla Tavolo Editori Radio srl nel termine massimo del 31 agosto, un mese esatto dall’emissione della delibera. Il piano dovrà eseguire gli obiettivi entro 6 mesi al massimo.
  • Il presidente di TER e gli organi coinvolti dovranno lavorare per tutto il mese di agosto con la solerzia e il rigore richiesti per soddisfare l’AGCOM. Dato il caos che è stato determinato dall’assenza di gestione della “Elemosina On-Air” forse erano a quel punto più convenienti i comportamenti suggeriti dal socio istituzionale RAI. Il Presidente, lui no. Radioso agosto!
  • Il termine dei 6 mesi imposto dall’AGCOM fa intendere molto chiaramente che soluzioni di non ascolto o da “Azzeccagarbugli” non saranno ammesse. La ricerca 2024 dovrà attenersi già alla conformità richiesta. L’imposizione a fornire il resoconto delle attività ogni 2 mesi lascia anche intendere che se come al solito qualcuno tergiversa, l’autorità sversa. Chiaro?
  • In termini politici la delibera dell’AGCOM è una “triste vittoria” per RAI. Sono convinto che l’AD Roberto Sergio avrebbe di gran lunga preferito una soluzione intelligente e tra editori illuminati con un confronto al tavolo, duro ma componibile. E’ comunque sul campo dello scontro una vittoria nettissima per RAI allineata da tanti anni alle richieste dell’AGCOM.
  • E’ palese che il Presidente di TER non deve soddisfare totalmente e solamente l’AGCOM. E’ indispensabile ricomporre con RAI che dal lato suo ha già espresso tuttavia chiaro il punto. Della società Tavolo Editori Radio srl non vuole sentir mai più parlare. Un nuovo soggetto giuridico si deve incaricare del nuovo percorso. Provare a dimettersi per salvare la società?

Photo Credit: iStock.com/solarseven

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