L’Italia delle grandi città, una piccola parte del Paese
Il nostro è un Paese splendido ma con qualche divisione di troppo al suo interno, talora crescente. Qui non mi soffermo sul rapporto Nord/Sud, certamente la questione centrale, ma su quello comunque strutturale tra grandi e piccole città. Vediamolo nel nostro ambito. Cambia qualcosa nell’ascolto Radiofonico tra le grandi e le piccole città?
Per questa analisi mi avvalgo delle possibilità dei software certificati di valutare le share dei quarti d’ora delle Radio nazionali differenziandole per ampiezza centro. Da un lato controlliamo la performance nelle sole città oltre i 250.000 abitanti e dall’altro quella in tutti i centri con popolazione inferiore.
Ecco le 12 città italiane oltre i 250.000 abitanti:
- Roma (2.849.032 abitanti)
- Milano (1.385.023)
- Napoli (955.428)
- Torino (874.508)
- Palermo (660.223)
- Genova (576.314)
- Bologna (391.656)
- Firenze (379.563)
- Bari (320.212)
- Catania (310.780)
- Venezia (259.939)
- Verona (258.840)
Selezionando la popolazione oltre i 14 anni, quella che viene rilevata da TER per l’ascolto Radiofonico, la somma della popolazione delle grandi città è di soli 8.137.460 individui. E’ il 15,36% del totale nazionale che è di 52.975.150 persone. Per differenza le persone che risiedono nei centri abitati al di sotto di 250.000 sono la stragrande maggioranza dell’84,64% consistente di 44.837.690.
Chi sostiene ancora oggi che l’Italia è quella delle grandi città non ha ancora ben osservato cosa esprime la demografia. Non da meno è interessante osservare le differenze tra grandi e piccole città.
Le grandi città e i cambiamenti sull’ascolto
Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 1° trimestre 2019 di TER. Selezioniamo l’AQH Share 24h, la quota di ascolto nel quarto d’ora medio sulle 24 ore. Scegliamo le 17 Radio nazionali e da ultimo il filtro dell’ampiezza centro creando solo 2 valori, uno al di sopra e uno al di sotto dei 250.000 abitanti. Ecco cosa succede…
Il confronto delle share tra grandi e piccole città ci mostra dei cambiamenti molto interessanti e che non sono affatto marginali. Ci sono 8 emittenti nazionali su 17 che performano molto meglio o semplicemente meglio nelle città oltre i 250.000 abitanti rispetto al loro stesso dato medio rilevato su tutto il territorio nazionale.
Le Radio pubbliche. E’ impressionante come RAI RADIO 1, RAI RADIO 2, RAI RADIO 3 e RAI ISORADIO migliorino nettamente le loro share quando si tratta delle prime 12 città italiane. Molto bene anche RADIO 24 e RADIO CAPITAL. Piccoli incrementi anche per M2O e RMC RADIO MONTECARLO.
Tra gli altri valori colpisce come RDS mantenga quasi il suo valore nei centri abitati oltre 250.000 abitanti. Consegue un secondo posto in classifica a un soffio dalla leader RTL 102.5 che rimane sì in testa ma perdendo quasi 3 punti di share. La fama di RADIO 105 e RADIO DEEJAY come emittenti “urbane” non è invece accompagnata da alcun dato concreto, anzi.