Dopo sesso, età e professione il titolo di studio è tra le variabili socio-demografiche più interessanti nel rilevare le dinamiche dell’ascolto ma anche nel qualificare le singole stazioni Radiofoniche. Quanti sono nella popolazione oltre i 14 anni, quella di interesse per le rilevazioni di ascolto, gli individui laureati e quanti coloro i quali hanno conseguito il diploma di media superiore, di media inferiore, la licenza elementare o nessuno? E, soprattutto, che propensione hanno le persone delle differenti scolarità verso la fruizione della Radio? Infine, come sono associabili le singole stazioni Radio ai differenti segmenti dei titoli di studio? Ho voluto dare una risposta a queste domande attraverso l’analisi per cercare di offrire alcuni punti fermi su un tema che è importante e che, francamente, non può essere affrontato con elementi di distorsione. Ecco i dati di TER 2017.

Nella tabella è indicata la popolazione totale che, lo ricordo, si riferisce a tutti gli individui oltre i 14 anni, i soli interessati dalla rilevazione TER 2017 come del resto dalla precedente RADIO MONITOR. Si tratta di quasi 53 milioni di persone in Italia. Il Diploma di Media Inferiore raccoglie la quota decisamente maggiore della popolazione seguito dal Diploma di Media Superiore, dalla Licenza Elementare o nessuna e infine dalla Laurea.

Non è questo il contesto in cui commentare in modo sociologico o in altra forma tale distribuzione dei titoli di studio nella popolazione italiana e nemmeno effettuare comparazioni con la scolarità in altri Paesi europei. Limitiamoci a prendere atto dei dati.

Gli ascoltatori settimanali della Radio, dato noto, rappresentano l’82,66% del totale della popolazione oltre i 14 anni. E qui subito notiamo delle incidenze assai differenti dei 4 segmenti. I Laureati hanno una quota del 91,3%, la più alta, seguiti a ruota dai diplomati superiori e quelli inferiori. Una grave caduta è presente nel segmento della Licenza Elementare o nessuna che, mentre rappresenta oltre 9 milioni di individui, porta all’ascolto nei 7 giorni della Radio solo il 53,09% dei suoi appartenenti.

Nell’ascolto del giorno medio ma anche nei Quarti d’Ora il baricentro si sposta dai laureati ai possessori di titolo di media superiore ma il segmento della Licenza Elementare o nessuna rimane sempre molto sotto la media con valori percentuali che sono meno della metà delle altre 3 scolarità. Houston, abbiamo un problema con la Licenza Elementare o nessuna? E’ possibile che si tratti di inespugnabili “Heavy TV viewers” che hanno nelle ciabatte davanti al televisore il loro lifestyle di tutti i giorni? E’ possibile.

In realtà comincerei ad osservare il bicchiere mezzo pieno nel sottolineare come il mezzo Radio sappia rappresentare in modo assolutamente significativo la parte della popolazione con il profilo di scolarità migliore. Il tema di come crescere di ascoltatori e di ascolto nel segmento Licenza Elementare o nessuna è assolutamente aperto, spunto per ricercatori, operatori, editori. Probabilmente servono più stazioni ragionevolmente locali mirate a quel target di età che coincide prevalentemente, questa è la criticità, anche con persone over 65 e pensionate che hanno vissuto la nascita e la crescita del sistema misto Radiofonico dal 1975 con scarso interesse. A vantaggio della suadente ipnosi televisiva.

Gli attenti osservatori avranno poi notato un altro aspetto. I Laureati cadono nel tempo di ascolto medio per giornata, soli 169 minuti su una media complessiva di 200.

Dunque, in sintesi, abbiamo una sfida di coinvolgimento del segmento più basso e una di fruizione nel tempo del segmento più alto della scolarità. Elementi di riflessione.

E come si collocano le singole stazioni Radio rispetto ai Titoli di Studio? Ecco una mappa di posizionamento relativo. Ho voluto discriminare anche rispetto al sesso degli individui per avere una lettura migliore. I dati si riferiscono sempre a TER 2017, alla rilevazione dei quarti d’ora e sono limitati alle prime 25 Radio in Italia nell’AQH sulle 24 ore. Vi sono le Radio nazionali e le Radio locali top. Il centro del sistema degli assi è in realtà il baricentro.

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