
Dalla pubblicazione dei dati annuali di Radio Monitor 2016 le notizie e i grafici qui già diffusi al riguardo della crescita complessiva della Radiofonia Locale non sono stati pochi; d’altra parte tale evento collegato alla simultanea perdita di share del comparto della Radiofonia Pubblica e di quello della Radiofonia Nazionale non ha alcun precedente dal 1993 ad oggi. RAI Radio 1, RAI Radio 3 e Isoradio appaiono in evidenti trend negativi mentre alcune Radio nazionali, sia pur spinte da ulteriori acquisizioni di risorse frequenziali, mostrano il fianco dei loro formati giunti ad evidente saturazione causando inerzia e rallentando l’intero comparto. E’ uno scenario di opportunità, una finestra che si apre sulla crescita, che non ha precedenti per la Radiofonia territoriale; infatti le Top 15 tra le Radio Locali ne hanno già tratto un primo vantaggio significativo.
Entriamo nel merito chiarendo il criterio per cui sono state scelte le TOP 15, solo le prime 15, tra le Radio Locali di tutta Italia. Il criterio è quello dei Quarti d’Ora e di fatto le 15 Radio Locali selezionate sono quelle con la share AQH più elevata sulle 24 ore a livello nazionale, indipendentemente dalla regione di origine e della propria copertura territoriale. Un chiarimento è dovuto sui circuiti di Radio Locali con formato musicale omogeneo; Radio Italia Anni ’60 ha dati paragonabili tra il 2015 e il 2016 e dunque il suo dato complessivo è stato incluso tra le Top 15 mentre questo non è il caso di Radio Lattemiele che ha davvero troppe declinazioni di naming non cumulabili, un vero peccato.
Chiarita l’origine e la selezione della Top 15 delle Radio Locali, il dato saliente è che la loro somma è passata in un anno dall’11,22 all’11,54% del totale degli ascolti AQH sulle 24 ore, un apparentemente piccolo ma significativo +3%. Si sale!
All’interno delle sole 15 Radio Locali al Top che si dividono quell’11.54% del totale degli ascolti, il cui valore supera l’intero comparto di Radio RAI, vi sono trend e situazioni da analizzare a livello di singola stazione.
Nell’istogramma a doppio asse possiamo notare la differenza in valore assoluto per singola stazione tra la share AQH nazionale sulle 24 ore del 2015 (in blu) e del 2016 (in arancione); in grigio e su un asse parallelo e più alto notiamo i valori delle differenze percentuali dei dati dal 2015 al 2016.
In un articolo apposito abbiamo già premiato le top 3 per crescita AQH Share che sono nell’ordine RADIO SPORTIVA, RADIONORBA e RADIO GLOBO. Dobbiamo qui tuttavia notare, purtroppo, come vi sia anche una top 3 negativa, di decrescita degli ascolti, che non ha tuttavia sacrificato l’incremento complessivo della Top 15. Il primato negativo è di RADIO MARTE, RADIO BRUNO e RADIO COMPANY con decrementi in un solo anno compresi tra il 19% e l’8%.
Nella Top 15 è accaduto in un anno che il balzo di RADIONORBA l’ha portata a superare di slancio RADIO BRUNO, nel frattempo scesa del 10,29%, che è quindi passata al terzo posto dietro la solida (e solita) RADIO SUBASIO, sempre primissima. RADIO BRUNO ora si deve guardare da RADIO SPORTIVA e RADIO ITALIA ANNI 60, vicini scomodi in quarta e in quinta posizione.
E’ interessante notare anche un altro dato che è figlio di quello dei Quarti d’Ora e che è il TSL (Time Spent Listening) ovvero il TEMPO MEDIO TRASCORSO ALL’ASCOLTO IN MINUTI.
La Radio Locale con la più forte crescita di ascolto in minuti è RADIO BIRIKINA che passa da 99 a 115 in un solo anno. RADIO NORBA, RADIO STUDIO PIU’ e RADIO GLOBO hanno poi tutte e 3 delle crescite in minuti significative perché a due cifre. RADIO BRUNO anche qui perde, in questo caso addirittura il primo posto, e scende in terza posizione a causa di un decremento di 17 minuti medi di ascolto nell’ultimo anno.
Cosa hanno in comune tutte e 15 le emittenti al di là del loro specifico e singolo trend contingente?
La valutazione dello scrivente è che nelle loro relative differenze sono tutte gestite come brand e hanno formati fortemente distintivi da quelli nazionali; ci sono emittenti ALL-SPORT, TALK, CHR/RHYTHMIC, CHR/DANCE e ADULT CONTEMPORARY che mancano completamente nel comparto nazionale.
Inoltre laddove vi sia una competizione diretta in un formato importante come quello già impegnato in chiave nazionale da RADIO ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA, le contendenti RADIO KISS KISS ITALIA, RADIO ITALIA ANNI 60 e RADIO MARGHERITA presentano delle differenze avvertibili e comunicate della propria offerta.
E’ anche da sottolineare, come nel caso evidente di RADIO BIRIKINA, che spesso la differenza dalle Radio nazionali è data anche dal livello di interattività con chi ascolta e partecipa alla vita della stazione preferita.
Non vi è alcun dubbio che poter orientare i contenuti locali di servizio quali GR, Meteo e Traffico territoriali, abbia poi il suo grande valore.
Lo sviluppo commerciale delle emittenti Top 15 può essere davvero notevole anche perché flessibile tra ricavi di molte fonti tutte in trend positivo:
- Tabellare Nazionale.
- Tabellare Areale.
- Tabellare Locale.
- Sponsorizzazioni Nazionali, Areali e Locali.
- Eventi e Presentazioni a carattere Locale.
- Digital da sito WEB e streaming WEB.
E’ il momento di schiacciare l’acceleratore, forza Radiofonia Locale…
Grazie Paco, ottima analisi come sempre e sopratutto un incoraggiamento a chi crede da sempre nella località della radio ( come il sottosdritto)