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Nel nostro settore la concorrenza è decisamente importante. Vi sono 18 Radio nazionali iscritte nelle indagini di ascolto, di cui 4 pubbliche che torneranno in Audiradio 2025. Senza trascurare l’esistenza tra le nazionali di Radio Maria e Radio Radicale, che non non si vedono ma pulsano. Poi almeno 250 stazioni locali iscritte a TER/ERA oltre a tutte quelle numerosissime che vivono anche senza bollino di certificazione. Nonostante gli ascolti complessivi in salita, quello Radio è un mercato certamente saturo. Dove emergere è il tema numero 1 ed è la difficoltà più grande.
Teniamo anche buon conto che tutti i soggetti fin qui riassunti competono per il pubblico e per una raccolta pubblicitaria complessiva del mezzo di circa 500 milioni di euro. Dati in sviluppo e, però, bazzecole di una torta piccola, rispetto ai miliardi raccolti della televisione. Si cresce nella industria della Radio soprattutto per 2 modalità; per acquisizioni e/o per innovazione. Entrambi i modi richiedono investimenti, preceduti da business plan realistici ma ricolmi di good practice e soluzioni innovative, sia nei confronti del mercato degli ascoltatori che verso i clienti/partner.
Da consulente raccomando sempre a qualsiasi cliente tra le Radio, nazionali o locali, una valida e soprattutto umile fase di analisi. Ho un servizio apposito che si chiama AUDIENCE ANALYSIS. Non ho mai visto perdere ascoltatori a un cliente tra le stazioni Radio che abbia fatto tesoro di tutto il lavoro di analisi realizzato insieme e con i miei strumenti. La prima good practice assai utile e poco praticata è proprio questa, l’analisi. Ci sono anche buone pratiche poco copiate e visibili incarnate da attività on-air di stazioni Radio e che possono stimolare. Ecco la Top 5.
Good Practice #5 – L’imaging e la produzione di RADIO GLOBO
Ascoltare Radio Globo è seguire un corso di formazione live sull’imaging e sulla produzione. Jingles, rampe, sweepers, sigle. Tutto curato nei minimi dettagli con perfetto sound/mix. Gran conferimento di spessore e di forza al brand. Formazione attiva sui conduttori per valorizzare al meglio tutti gli strumenti audio a disposizione. Emozioni e hype continui sui contenuti di marca mai parcheggiati o parzializzati, sempre presenti, 24 ore su 24. Un grande lavoro frutto di tanta passione e di eccellenze. Bruno Benvenuti, Donato Cirocco, Riccardo Di Lazzaro. E Lucio Scarpa.
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Good Practice #4 – Le iniziative sociali di SUDTIROL 1
La prima Radio della provincia di Bolzano in lingua tedesca. Una macchina di pace, di cura del prossimo. Oltre a suonare con standard internazionale ha un legame con il proprio territorio e con i suoi ascoltatori che è pazzesco. Guardate che cosa è “SuedTirol Hilft“, l’Alto Adige Aiuta, e scoprite come in 18 anni di continuo miglioramento è possibile realizzare una sola e grande iniziativa sociale che è decisiva per migliorare la vita delle persone. La trasparenza di iniziative sociali non viene da terzi. Siamo noi a doverla creare e garantire. Basta alibi mesti. Leggi qui.
Good Practice #3 – Il sorriso intelligente dei programmi di RAI RADIO 2
RAI RADIO 2 non cresce nei 7 giorni e nel giorno medio. Ovvio. Copertura FM degli anni ’80, DAB con un terzo degli impianti dei concorrenti nazionali commerciali. Visual Radio giunta in ritardo di anni, sia pure eccellente. Gli editori copiano le good practice solo se il giorno medio sale. Però nei quarti d’ora e quindi nell’ascolto reale l’emittente è cresciuta. Sì, anche evoluta. “Ruggito del Coniglio“, “Radio 2 Social Club”, “Lillo & Greg 610”, “Black-Out”, sono solo pochi indizi di gran lavoro non improvvisato. Preparazione. Autori, creativi, attualità. E spettacolo.
Good Practice #2 – Il formato della Radio completamente parlata
Dopo aver svolto la funzione di startupper di RADIO 24 nel corso del 1998 e 1999, immaginavo che più editori locali avrebbero ripreso il modello dato dalla convergenza di una impresa Radio e una tipicamente ma non solo di stampa quotidiana. Nulla. Ma qualcosa si è nel frattempo un po’ strutturato, Radio Radio – Talk & Sport, e qualcosa vi propende, Veneto 24. E non è affatto un mercato saturo e destinato solo ad ammiraglie. E’ uno spazio soprattutto per editori di tipo indipendente e senza colossali conflitti di interesse. E il potenziale commerciale è notevole.
Good Practice #1 – La selezione e programmazione della musica su RDS
La promessa tipica delle emittenti di formato “Contemporary Hit Radio” è mantenuta: 100% di Grandi Successi. Servire il pubblico e non suonare le novità all’impazzata. La cura della curva di vita dei brani, senza correre, usando molta consistenza, testando presso il pubblico ogni giorno i brani da fare salire nella Power Rotation con 40 passaggi settimanali. Analizzare pure quelli da fermare subito. Infischiarsene delle reazioni interne e curare cosa il pubblico desidera davvero. Si chiama, se volete, orientamento all’ascolto e come potete sentire non è un fare squalificante.
Photo Credit: iStock.com/Tashatuvango
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