Dopo aver osservato per qualche anno consecutivo la sua caduta negli ascolti, ora è corretto e doveroso sottolineare il cambiamento. Ammesso che si possa parlare di un cambiamento. Comunque non è più in perdita. E' RADIO 105...

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Era chiaro a tutti gli operatori che analizzano i dati di TER, l’indagine ufficiale degli ascolti Radiofonici, come RADIO 105 fosse entrata dal 2017 in una fase di declino degli ascolti. La contestuale cessione di proprietà a MEDIASET e il suo avvio delle attività Radiofoniche sono stati posti dai più in correlazione diretta al trend negativo. Sulla RADIO 105 tutta musica e divertimento con punte di trasgressione e contemporaneità irriverente della gestione precedente si sono realizzati innesti incoerenti rispetto alla storia di successo conseguita.

Cito solo alcuni dei cambiamenti. L’introduzione delle Breaking News di TGCOM24, intrusione sia televisiva che per molte persone di timbro politico di un servizio peraltro standard e uguale per tutte le emittenti. L’ingresso nello staff di Maurizio Costanzo, centratissimo sugli esatti antipodi della missione di stazione. Più in generale l’introduzione di personaggi televisivi di fama e non correlati a capacità espressive e coerenti all’emittente. In effetti “Radio killed the video stars” si è dimostrata la consueta verità e RADIO 105 in tutto ciò ha sofferto, non poco.

Un segnale di arresto dell’emorragia?

Nonostante le tonnellate di GRP in comunicazione spese da MEDIASET a supporto di RADIO 105 l’ammiraglia ha perso comunque in soli 3 anni il 29% degli ascolti AQH in base ai dati TER. Probabilmente anche perché si sono comunicati prima i 2 programmi di punta che sono polarizzanti. Con tanto di dichiarazione a supporto di Piersilvio Berlusconi su “Lo Zoo di 105”. Non una grande idea. E poi in probabile assenza di una nuova e chiara identità definita ci si è lanciati su una comunicazione di “differenza”. Non è Apple contro Microsoft, di allora.

Un segnale è tuttavia arrivato. Ed è finalmente distensivo. Un sospiro di sollievo? Un pericolo scampato? Il segnale è che sia pur di pochissimo la share di ascolto di RADIO 105 non ha registrato nel 2020 l’ennesimo calo nei confronti omogenei. Doveroso segnalarlo. Nell’anno della pandemia l’emittente Radiofonica leader di MEDIASET finalmente non vede il segno meno sugli ascolti AQH. E osserva un piccolissimo segnale di ricrescita che riguarda sia i giorni feriali che il sabato e la domenica. Ossigeno dopo la caduta?

Gli ascolti nei giorni feriali

RADIO 105 è una emittente a programmi e quindi il palinsesto è un fattore critico di successo o insuccesso in base ai singoli contenitori specifici. E’ possibile notare nel grafico sottostante come la caduta degli ultimi anni sia stata comunque strutturale ma vi sono ancora differenze molto significative. Sottolineo per chiarezza che il grafico è della AQH Share. Pertanto quarto d’ora per quarto d’ora è segnalata la percentuale di ascolto dell’emittente sul totale disponibile. Non si tratta ovviamente dei valori assoluti.

La fascia dalle 6:00 alle 10:00 occupata da Marco Galli e dalla sua ciurma effettua una risalita negli ascolti. Capitano sorridente? Quella successiva dalle 10:00 alle 12:00 si segnala prima di tutto per una forte crescita degli ascolti disponibili sul mezzo Radio, ora arrivati a 10.856.840 medi nel quarto d’ora, il record di sempre. RADIO 105 nel momento delle 2 ore cruciali della giornata esprime un 6,81% contro la media di stazione dell’8,45% dei giorni feriali. E con perdita significativa sull’anno precedente. Un serio problema ma una opportunità di crescita.

Mentre la fascia dalle 12:00 alle 14:00 appare in crescita sulle evidenze omogenee del 2019, dalle 14:00 alle 16:00 “Lo Zoo di 105” registra sì 3 o 4 punti percentuali in meno dal 2016 ma resta pur sempre un baluardo congruo. Nelle fasce successive colpisce la scarsa incidenza negli ascolti della fascia dalle 21:00 alle 24:00. RADIO 105 è seconda nei quarti d’ora in assoluto, dunque nell’ascolto. Ma di sera è soltanto settima, preceduta anche da RADIO KISS KISS, VIRGIN RADIO e RADIO 24 che non sono nemmeno emittenti da TOP 5.

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Gli ascolti del sabato e della domenica

E’ opportuno dare un’occhiata anche agli ascolti di RADIO 105 del sabato e della domenica. In questo caso e per brevità i 2 giorni del fine settimana sono mostrati in un unico grafico. Sempre più diventa opportuno svolgere in effetti analisi separate. Il sabato offre sempre più caratteristiche da sesto giorno feriale mentre è la domenica che è un po’ un mondo a parte ma sempre estremamente affluente nei numeri. Qui valutiamo semplicemente un andamento complessivo.

In conclusione c’è da augurare buon lavoro a RADIO 105. Farebbe piacere trovarla di nuovo tra innovazione e competizione e in piena crescita. Un marchio storico è un patrimonio di una intera industria e le persone che vi lavorano sono molte e di talento. Che si esprimano secondo una rinnovata idea di Radio e il massimo del potenziale di ciascuno. Però in fretta. Perché le crisi altrui, vedi quella attuale di RDS, ogni tanto possono aiutare il morale ma non sostituiscono la forza di una crescita con luce e funzioni proprie e soprattutto ben definite.

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2 thoughts on “RADIO 105: si è FERMATA la EMORRAGIA degli ASCOLTI?

  1. Il declino della radio in generale, è dovuto alla assoluta mancanza di RICAMBIO GENERAZIONALE E TALENT_SCOUTING_RADIO_SPEAKERS. #QUESTA È… L’UNICO “TASTO”.. CHE NON HAI TOCCATO… NELLA TUA ANALISI, PUNTUALMENTE TROPPO PERFETTA. UN SALUTO CLAUDIO ASTORI da Nick Martinelli buon lavoro…

  2. Ciao Nick, grazie dell’intervento. E’ un tasto che non ho voluto toccare. Il mestiere del consulente ti impone una analisi molto profonda ma qui è sufficiente restare in superficie. E le incoerenze che sono evidenti a tutti certamente sono state per gravità il primo fattore del declino. Nessun dubbio.

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