La notizia di una nuova partnership tra 2 leader indiscussi apre a qualche ricordo e riflessione sul percorso in Italia di RCS, Radio Computing Services, il primo dei 2 contraenti. Nel nostro Paese ora una nuova e inedita forma di accordo con Leading Technologies. Radioso lavoro!

— Pubblicità —

Partiamo dalla notizia di questi giorni. La società RCS, Radio Computing Services, leader a livello mondiale dei software dedicati al mondo del broadcast, ha stretto una partnership per il mercato italiano con Leading Technologies, un centro di competenza e di distribuzione sia audio che video di primissimo ordine nel nostro Paese. La missione della nuova partnership: l’integrazione delle risorse di Leading Technologies con il team italiano di Radio Computing Services per rafforzare le potenzialità di espandere le quote di mercato di entrambe aziende. 

Radio Computing Services negli anni ’80 voleva dire essenzialmente due nomi: il primo è il fondatore, Andrew Economos, e il secondo è Selector, ora evoluto in G-Selector, il software che accompagnò tutto lo sviluppo della programmazione musicale di migliaia di stazioni nel globo intero. Ho già avuto modo di descrivere con riconoscenza quanto sia la persona che il software furono determinanti nel lancio di RTL 102.5, nella seconda metà degli anni ’80. Ne ho scritto qui. E questa è solo la prima forma di gratitudine che ho indirizzato alla RCS.

La prima rappresentanza di RCS in Italia

Andrew Economos era sul finire degli anni ’70 un direttore del gruppo NBC negli USA che, dopo 15 anni di servizio, proponeva la realizzazione di un software per la programmazione musicale delle stazioni associate. I computer costavano ancora molto e per questa e ragioni ulteriori i vertici del gruppo non approvarono il progetto; Andrew si licenziò e lo realizzò in proprio. Fondò RCS, ceduta a iHeart Media nel 2006, e fu il papà di Selector, e anche il suo promotore in prima persona e in tutto il mondo, nelle migliori fiere Radiofoniche e musicali.

Economos sbarca in Italia a “Il Salone della Musica” nel 1984 con un suo piccolo stand. Si accorge di lui un visionario della Radio dell’epoca, Mario Semprini. Un pioniere innovativo e in prima persona, prima come CB e dopo come Broadcaster, Mario ha fatto il disc-jockey a Radio Milano International nel 1975. E da quel momento ha esteso l’attività avviata della SEMPRINI di suo padre, un punto di eccellenza e di competenza del mondo audio a livello internazionale, in una società attenta alle esigenze tecnologiche delle nuove stazioni Radio.

Mario si fa descrivere da Andrew il suo software Selector e impazzisce. Capisce al volo che la innovazione sta nella centralizzazione della funzione musicale oltre che nella cura elevata che tale sistema permette di realizzare sul flow della messa in onda. Si scaraventa da Angelo Borra che era presente alla fiera per una diretta di Radio Milano International. Gli impone di fatto di acquisire immediatamente tale software. Primo affare e subito dopo il contratto della rappresentanza esclusiva per l’Italia. Mario Semprini ha aperto il mercato per RCS in Italia.

— Pubblicità —

La terza rappresentanza di RCS in Italia

L’attività di Mario Semprini si sviluppa per oltre un decennio raggiungendo grandi e piccole realtà della Radio che si innamorano del lavoro con il software Selector. Tra queste anche la neonata RTL 102.5 che tramite mio lo acquisisce. Mario tiene il testimone fino al 1995, non oltre. Un buon decennio. L’impegno passa nel 1996 alla SIS, proprio quella di Etere, Fabio Gattari. RCS comprende nel corso di quell’anno che c’è qualche problema al riguardo. Così i 2 capi di RCS, Andrew Economos e il suo braccio destro Philippe Generali, contattano me.

Con l’indispensabile contributo di Gabriella Molteni avvio le attività di RCS in Italia che dal 1997 condurranno fino al 2012 ad una moltiplicazione x10 dei contratti e del portafoglio dei clienti. Tante persone hanno contribuito a quel percorso. I primi che segnalo sono gli addetti all’assistenza. Piero Rigolone, Fiore Confuorto, Gino Nuzzo e Michele Logrippo han potuto sviluppare le competenze con RCS, una valida base per la loro evoluzione professionale. Le altre figure che hanno contribuito si sono occupate di amministrazione, tecnica e marketing.

RCS in Italia, oggi e domani

Dopo 11 anni di lavoro completamente in proprio sempre coordinato da Parigi, il centro di RCS per l’Europa, si sceglie oggi un rapporto che non è una rappresentanza sulla base delle esperienze passate. Non quindi un cambio, ma una integrazione di intenti con un partner di grandissimo prestigio. Sinceramente auguro buon lavoro a Philippe Generali, presidente di RCS che tutta questa lunga storia l’ha vissuta dal primo all’ultimo momento, e non soltanto relativamente al mercato italiano. E anche a Valerio Sibilla e a tutta Leading Technologies.

— Pubblicità —

Autore dell'Articolo

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *