Una immersione potente, emotiva ma anche molto veloce nella Radiofonia libera dei primi 10 anni, dal 1975 al 1984? Il libro di Enzo Mauri che si intitola "Quelli della Radio" è una macchina del tempo raffinata e puntuale. Da leggere e da non perdere.

Un libro che è uscito alla fine del 2019 è forse la migliore ricostruzione storica ed emotiva dei primi 10 anni della Radiofonia libera in Italia. E non lo sostengo perché ne ho scritto la prefazione. Leggere per credere. L’idea e il brillante impegno si devono a Enzo Mauri e il libro si intitola “Quelli della Radio” edito da Book Sprint Edizioni.

Enzo Mauri, l’autore del libro

Personaggio eclettico, Enzo Mauri da quarant’anni opera e lavora nell’ambito della Radiofonia italiana come conduttore e giornalista. Nel suo CV figura la storica RADIO LUNA di Roma ma anche RADIO SUBASIO e altre emittenti dell’etere della Capitale. Interessante anche la sua esperienza come redattore in voce presso AGENZIA GRT, fornitore di Giornali Radio nazionali. Si occupa anche di televisione, teatro e doppiaggio.

La parte autobiografica

E’ il contributo più emotivo al libro, al racconto degli anni di avvio della Radiofonia Libera. L’autore è del 1964 e comprendo molto bene da quasi coetaneo come nel 1975, quando tutto cominciò, era troppo giovane per partecipare attivamente all’inizio del fenomeno. Le prime esperienze di ascolto, i primi contatti con le Radio alimentano i sogni sempre crescenti di ritagliarsi un ruolo di protagonista, proprio dietro a un microfono.

Forse è stato il medesimo sogno per milioni, un’intera generazione. E quando il sogno per Enzo Mauri comincia a realizzarsi la passione e l’emozione incrociano le difficoltà e le peripezie di un mondo analogico sia pure elettronico. E soprattutto di altre persone con cui interagire, gli editori. La ricostruzione è completa, condivisibile, appassionante, proverbiale. Particolari, dettagli. Un film in parole.

La parte di riscoperta

Sintetica ma efficace la ricostruzione pre-rivoluzione Radiofonica con un doveroso omaggio alle emittenti pirata del mondo anglosassone, quelle basate sulle navi. Nel mix di emozioni non mancano mai riferimenti e estratti di testi a canzoni che hanno fatto la storia e che hanno accompagnato le persone di un’intera epoca.

L’idea del libro è poi di approfondire i miti Radiofonici del periodo dei pionieri intervistandone i protagonisti. Ecco Carlo Massarini per RADIO RAI, Barbara Marchand e Luisella Berrino per RADIO MONTECARLO. Approfondimenti anche su RADIO MILANO INTERNATIONAL e STUDIO 105. Marco Biondi eccellente per RADIO DEEJAY. E poi un viaggio nelle storie di successo della Radiofonia romana.

L’uso del libro

Il libro è fluente e godibile, non eccessivo. Il contributo dei protagonisti lo rende vivace e avvincente. E lo si può leggere tutto e con piacere anche in sole 2 o 3 ore.

Per alcuni può essere l’occasione di ribadire che quei primi 10 anni della Radiofonia libera sono stati irripetibili e che quanto accaduto dopo, dalla legge Mammì in poi, ne abbia solo devastato il potere rivoluzionario. E’ una posizione che trova in Italia non pochi nostalgici in prima fila.

Personalmente mi trovo più su una posizione evoluzionista e trovo che il libro consegni con rara e intelligente sintesi il DNA degli inizi del fenomeno per la miglior conoscenza e cultura di chi oggi opera nella Radio e che al contempo intende innovare sul mezzo verso il domani.

A entrambi i poli raccomando vivamente la lettura di “Quelli della Radio” di Enzo Mauri. E complimenti all’autore.

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