Ci sono momenti in cui bisogna esporsi in nome e conto di una collettività, di una pluralità di soggetti. Questa è una battaglia per un sistema Radiofonico informativo libero e plurale a livello locale. W la Radio locale...

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Un vero e proprio appello. In piena regola. Espresso nella forma di una lettera che permette di esprimere un quadro e di non farsi banalizzare o fuorviare in una sintesi semplicistica. Un folto e qualificato gruppo di Radio locali al di fuori delle affiliazioni associative, anzi trasversale a queste, ha lanciato un messaggio accorato al mondo politico e alla pubblica opinione. Ciò è avvenuto il 20 maggio attraverso un’intera pagina apparsa su alcuni organi di informazione della stampa quotidiana. Il titolo: “Non Spegniamo la Libertà, Accendiamo le Radio“.

I destinatari politici sono tutti molto ben precisati. Ai Presidenti della Camera del Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico e ai Capigruppo della Camera e del Senato. Ma c’è anche l’intento di estendere il messaggio: “A tutti i cittadini che vogliono una informazione libera e plurale“. L’appello è stato riportato anche da organi Radiofonici. Qui riporto l’audio del servizio che l’agenzia giornalistica AREA ha dedicato all’appello entrando nel merito e intervistando Marina Odicino, editore del gruppo BABBOLEO.

Le Radio locali firmatarie dell’appello

In rigoroso ordine alfabetico ecco le emittenti Radiofoniche locali che hanno sottoscritto l’appello:

  • BABBOLEO SUONO (Liguria)
  • CENTRO SUONO 101e3 (Lazio)
  • CICCIO RICCIO (Puglia)
  • GIORNALE RADIO (Lombardia)
  • RADIO 19 (Liguria)
  • RADIO AMORE (Sicilia)
  • RADIO AZZURRA (Calabria)
  • RADIO BABBOLEO (Liguria)
  • RADIO BERGAMO (Lombardia)
  • RADIO CASTELLUCCIO (Campania)
  • RADIO CENTRALE (Emilia Romagna)
  • RADIO CITTA’ FUTURA (Lazio)
  • RADIO CLUB 91 (Campania)
  • RADIO CRC TARGATO ITALIA (Campania)
  • RADIO GALILEO (Umbria)
  • RADIO LOMBARDIA (Lombardia)
  • RADIO MAX (Umbria)
  • RADIO MILLE NOTE (Lombardia)
  • RADIO NOSTALGIA (Piemonte)
  • RADIO NOSTALGIA (Toscana)
  • RADIO NUMBER ONE (Lombardia)
  • RADIO POTENZA CENTRALE (Basilicata)
  • RADIO PUGLIA (Puglia)
  • RADIO PUNTO NUOVO (Campania)
  • RADIO ROCK (Lazio)
  • RADIO ZAINET (Toscana)
  • RPZ RADIO PUNTO ZERO (Campania)

Al momento le emittenti sottoscrittrici valgono 1.421.300 ascoltatori nel giorno medio. E’ possibile ovviamente aderire anche in corso d’opera perché la campagna non si fermerà a questa prima uscita. Raccomando vivamente di partecipare con la vostra emittente locale scrivendo a accendiamoleradio@gmail.com.

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Cosa chiedono i firmatari dell’appello?

Il senso della campagna è che non solo il Decreto sui Sostegni del Governo ha ridicolizzato la Radio rispetto alla televisione nella ripartizione della loro erogazione, fatto di per sé più che inaccettabile. Lo stesso decreto ha ridotto le precedenti disponibilità e la quota alla Radiofonia locale è totalmente insufficiente. Ciò avviene in un quadro normativo e strutturale che da tempo è oggetto di promesse di revisione mai concretizzate. Inoltre è sollecitata la richiesta di investimenti sul digitale in linea con il Next Generation EU. E molto altro ancora…

Aderiamo convinti e sosteniamo la campagna

La campagna “Non spegniamo la libertà, accendiamo le Radio” non è solo meritevole di essere sostenuta da parte di tutte le Radio locali per conseguire risultati più tangibili e subito. E’ l’occasione di aprire un dibattito ai massimi livelli sullo stesso ruolo dell’emittenza locale Radiofonica nel quadro dei media e della società. Non fate mancare la vostra voce, è una battaglia importante e fuori dai soliti schemi.

Photo Credit: iStock.com/scyther5

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