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Oggi ho completato il secondo insegnamento che il direttore Gianni Sibilla mi ha affidato anche per il 2022 nel Master in Comunicazione Musicale della Università Cattolica di Milano. Dopo le 10 lezioni di “Teoria e Tecniche della Radio Musicale” ho portato a termine anche quelle de “I Laboratori di Progettazione Radiofonica”. Dopo aver acquisito competenze concettuali e operative sulla Radio, gli studenti hanno affrontato in laboratorio un caso della realtà, creando formati inediti e innovativi, mancanti nell’area definita e oggetto dello studio.
Abbiamo analizzato la regione Campania. E’ un’area del Paese con una valida presenza di Radiofonia pubblica e locale oltre a quella nazionale. L’attenzione si è posta sulla Top 30 delle emittenti più ascoltate. Gli studenti le hanno studiate in 2 modi. Da un lato approfondendo il loro profilo degli ascoltatori e dall’altro monitorandole in modo strutturato per rilevarne Stationality, Musica, Conduzione, Informazione/Attualità e Interattività. La parte del lavoro di analisi è stata affrontata in modo condiviso tra tutti gli studenti del Laboratorio.
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La magia della Radio: creare insieme
Gli studenti del Master sono tutti giovani laureati con una competenza specifica in crescita rapida e unita a passione. Quando l’analisi, la parte di studio, si conclude e comprendono che possono finalmente decollare, in quel momento liberano tanta creatività. E la condividono in gruppo. Questo è il senso de “I Laboratori di Progettazione Radiofonica”. Condurre tutti gli studenti in un quadro di riferimento e poi permettere loro di creare la differenza e di farlo insieme. Tre progetti e tre team. Quelli del 2022 hanno dei formati e dei naming ben definiti:
- Hot Adult Contemporary/Vintage – 90 e 2000 – RADIO NEW VINTAGE
- Urban Adult Contemporay – RADIO GRUV
- Personality Radio/Hip Hop – RADIO ‘NTOSTREET
Sono in attesa del permesso dell’Università per poter pubblicare i formati degli studenti del Master 2022. Nel frattempo desidero applaudire il loro impegno, la loro fantasia ma anche la loro grande ironia. Che è entrata nei palinsesti, nei nomi dei programmi, nei conduttori scelti oltre che nei contenuti. La Radio è far camminare l’immaginazione e gli studenti del Master ne sono maestri. Bravi ragazzi!