L’autunno del 2020 ha già condotto un altro brand Radiofonico a cimentarsi nella emissione visiva in simulcasting, la contemporanea parallela. RAI RADIO 2, prima tra le emittenti pubbliche, dallo scorso 28 settembre è entrata a far parte del sempre meno ristretto club delle emittenti del nostro Paese in Visual Radio. Nel caso della stazione diretta da Paola Marchesini l’emissione è al momento limitata alla piattaforma digitale RAIPLAY.
Mi trovo ad insegnare da 16 anni agli studenti del Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica di Milano che la Radio è il mezzo della fantasia, il teatro della mente. Ai conduttori dei miei clienti insegno come esprimersi al microfono favorendo la creazione lineare delle emozioni nel cuore di chi ascolta. Allo stesso tempo però mi trovo ad essere un sostenitore della Visual Radio, un assertore del suo utilizzo. Contraddizione? Alto tradimento?
I perché della Visual Radio
La Visual Radio è una espressione di resilienza, della grande flessibilità e adattabilità del mezzo Radio. Un ascoltatore può fruire delle sue stazioni preferite quando, dove e come vuole. In mobilità e fuori casa la fruizione è dalla autoradio o da più dispositivi digitali e portatili. In casa lo scenario delle opportunità si è reso molto dinamico. A fronte di una riduzione progressiva del numero degli apparecchi classici AM/FM, il televisore è divenuto il primo device mediatico.
I giovani e le donne in particolare, ma comunque coloro i quali più trascorrono il tempo a casa, fanno convergere sul televisore molte fruizioni Radiotelevisive oltre che tutte le utenze pay tipiche di operatori satellitari (Sky) oppure OTT (Amazon, Netflix, ecc.). Nello scenario tecnologico domestico sono intervenuti anche altri oggetti, gli smart speaker, che non hanno però ancora una cospicua rilevanza in termini di copertura e di tempo. Tante opzioni per l’ascolto a casa.
Le stazioni che intervengono con una emissione Visual Radio in Italia nel DTT hanno oggi la possibilità di accedere alla fruizione da casa dalla finestra più interessante, quella gratuita e aperta della televisione terrestre e in chiaro. E’ un modo per ribadire la funzione Broadcast della Radio, un servizio pubblico a libero accesso. E per promuovere la diffusione fuori delle case, ad esempio sui grandi monitor di centri commerciali e punti vendita.
L’ascolto/visione della Radio dal televisore nell’ascolto AQH, una evidenza su cui riflettere molto, supera la somma delle fruizioni dallo smartphone e dal pc/tablet in modo netto. L’ascolto della Radio nel giorno medio dal televisore riguarda 5.172.00 persone. Secondo TER ben 3.990.000 individui (77,14%, oltre tre su quattro) osservano il canale televisivo della stazione mentre 1.182.000 (il restante 22,86%) ne ascoltano solo l’audio, sempre via televisore.
I concetti alla base della Visual Radio
Uno dei miei partner è AXEL TECHNOLOGY. Società di riferimento di Giuseppe Vaccari nella produzione di software e hardware per la Radio e la televisione, è basata ad Anzola (BO) e vi lavorano circa 50 persone. Ha una forte vocazione all’export confermata dall’85% di ricavi che provengono dall’estero. Clienti importanti anche in Italia ed alcuni proprio del sistema per la Visual Radio che si chiama VJ-PRO. Nuovi clienti: RAI RADIO 2 e RADIO KISS KISS.
Il primo concetto della Visual Radio che promuove AXEL TECHNOLOGY è: la Radio comanda. E’ la programmazione Radio che costituisce l’ossatura di quella parallela per la televisione che è su un canale separato ma in sincronia sul medesimo asse del tempo. A ciascun contenuto Radio ne corrisponde uno Visual in TV. Questa è la difficoltà ma anche la magia di una seconda emissione che non modifica e non snatura la prima e che provvede solo ad estenderla.
Il secondo concetto promosso da AXEL TECHNOLOGY per il suo VJ-PRO è: la Radio non cambia la sua modalità e i suoi processi di lavoro. Nelle strutture medie, anche in quelle medio-grandi, non si può pensare di caricare su una emissione aggiuntiva risorse umane o tecniche di tipo continuativo. Il compito della tecnologia in questo caso è quello di garantire il funzionamento di un sistema che rispetti il workflow Radio e che automatizzi quello TV.
I concetti e le funzionalità della Visual Radio si devono a 2 professionisti della società di Giuseppe Vaccari che si sono applicati per la progettazione e la realizzazione del sistema. Hanno combinato le vaste esperienze sia dirette che della loro azienda. Si tratta di Marco Branzanti, CTO, e di Gianluca Righi. Essi hanno realizzato un prodotto software e hardware che si collega a qualsiasi altro sistema on-air per la Radio e che garantisce i 2 concetti e tutte le funzioni.
I contenuti video in sincronia Radio
Prima di tutto la musica! Vi sono i video clip propriamente detti che corrispondono a ogni brano musicale in Radio. Tuttavia a ogni brano di musica in Radio senza video clip originale si può associare un altro video oppure un semplice slideshow appositamente creato per artista, per era, per tema o per un altro criterio associabile. Poi l’informazione! L’attualità e tutti i servizi di utilità devono trasmettere una sigla grafica. GR, Info-mobilità, Meteo, Sport. Tutto ad hoc.
La conduzione vive di riprese live! Il tema dell’allestimento scenografico e tecnico dello o degli studi è saliente e spesso può rappresentare la voce principale degli investimenti utili alla aggiunta della Visual Radio. Le soluzioni con camere fisse e/o con PTZ a rotazione vanno per la maggiore. Anche l’interattività è un contenuto! E’ utile stabilire cosa mostrare in video mentre si inviano messaggi audio on-air oppure mentre si effettua un gioco o promozione con gli ascoltatori.
Le integrazioni grafiche in sincronia Radio
Una volta stabiliti tutti gli elementi video corrispondenti a quelli Radio è possibile concentrarsi su un altro aspetto della Visual Radio, quello delle integrazioni grafiche, le così definite sovraimpressioni a schermo. Queste sono associabili ad eventi specifici del palinsesto Radio. In onda un brano? La grafica è specifica. In onda un GR? La grafica cambia conseguentemente. Automazione intelligente. E’ dunque utile fare un po’ di chiarezza nel glossario dei vari termini.
I Banners sono aree tipicamente rettangolari che possono promuovere pubblicità o contest. Un Clock, l’indicazione dell’ora, può apparire in vari momenti o permanentemente. I Crawl o Ticker sono aree dedicate a contenuti che scorrono sia in orizzontale che in verticale; normalmente sono associati a notizie, meteo, info-mobilità, sport, borsa, ecc. I Messaggi dai Social Network, dediche o saluti, possono essere proposti in una barra che scorre, solo all’occorrenza.
I Pop-Up sono aree dello schermo che appaiono a sorpresa oppure in base a precisi momenti del palinsesto e che suggeriscono all’utente un’azione immediata. Utili per momenti gioco o eventi speciali on-air. I Program Logo sono le icone o i marchi dei programmi. I riferimenti ai Social Network possono essere aggiunti. Station Logo è il brand della emittente. Le Animazioni possono essere caricate come filler in caso di vuoti di programmazioni del sistema.
Tutto facile?
No, non è per niente facile. I dati, i sistemi, la tecnologia, le soluzioni e le modalità per realizzare e operare una Visual Radio sembrano elementi chiari e anche apparentemente semplici. Ciò che fa la differenza oltre alla disponibilità dell’investimento, che è essenzialmente una-tantum, è la creatività e la determinazione delle persone che lavorano all’estensione. Il senso del dovere è un arma necessaria quando si tratta di affrontare muraglie non bassissime.
In palio c’è la capacità di stupire il pubblico, di servirlo in modo nuovo e più completo. L’eccitazione è quella di entrare a far parte di un mondo inedito, quello Radiotelevisivo, che consegna stimoli nuovi simili ai primordi del mezzo. E’ una grande novità ancora oggi e siamo solo all’inizio della dimostrazione di come stazioni Radiofoniche vive e attive nel mondo TV attraverso la Visual Radio possano creare nuove forme di interesse e di affezione da parte del pubblico.