
No, non è un articolo politico; ho rispetto per la Politica per scriverne in questo sito che promuove solo il mezzo Radio, i suoi Formati e il suo Marketing. La politica del settore è movimentata dal Tavolo Editori Radio (obiettivo = proprietà della rilevazione ufficiale degli ascolti) e c’è un primo output di ciò: è il Ritardo, quello con la “R” maiuscola. La prima e nuova ricerca ufficiale TER non partirà a inizio anno, come previsto. Tafazzi, Atto Primo. La regia proprietaria tra i 2 istituti prescelti, GfK Eurisko e Ipsos, avrebbe richiesto più tempo e più impegno del previsto per la sua implementazione. Dunque la gestione delle 120.000 interviste annue sarà posseduta del Tavolo Editori Radio; speriamo non decida di diventare proprietario anche degli ascoltatori, così da avere pure tutti loro sotto il pieno controllo funzionale.
Insomma… iscrizioni entro gennaio, almeno parrebbe, e avvio delle rilevazioni di ascolto verso la primavera. Con i tempi che serviranno, senza stress. Le circolari delle associazioni hanno tambureggiato ciò con insolita serenità e fierezza. Sono state preannunciate anche più o meno ufficialmente delle “grandi novità”. Non vediamo l’ora.
Il sistema di rilevazione tuttavia rimane complessivamente il medesimo di sempre e continua a essere quello di una indagine telefonica CATI che investiga il ricordo di ascolto, non l’ascolto reale. Chi favorisce tale metodologia? Ovviamente solo le grandi marche radiofoniche, quelle che ad esempio passano indenni, nel questionario agli ascoltatori, attraverso l’assenza di riassunto d’aiuto tra l’elenco sollecitato delle emittenti ascoltate nella settimana e quello sostanzialmente spontaneo del giorno medio. Più altri lacci e laccioli.
Continuerà la sperimentazione sulla rilevazione digitale e finalmente se ne potrà avviare l’applicazione? Dovrebbe essere il tema centrale. La Radio desidera crescere nel panorama dei media come meriterebbe, ampiamente e relativamente ad altri mezzi di comunicazione? Beh, si sta aspettando da troppo tempo il passaggio alla misurazione col meter per la paura di pochi. Forse da parte di quelli che hanno le migliori posizioni nell’indagine telefonica CATI sul ricordo di ascolto? E’ possibile fugare il dubbio?
E chissà se il Tavolo Editori Radio ci porterà anche un ulteriore trampolino di crescita, il ranking delle emittenti sulla base di quelle effettivamente più ascoltate (quarto d’ora medio 06-24) e non più di quelle semplicemente con più ascoltatori (giorno medio).
Forza Babbo Natale, è il tuo momento… hai un sacco da fare…