Caccia al Tesoro. Cerchiamo di essere precisi nelle azioni di ricerca in successione. TER 2017, volumi disponibili e scaricabili qui. Aprire file pdf “6 – Ascoltatori per Luoghi e Device”. Scegliere “Tav. 15 – Ascoltatori nel Giorno Medio per Target e per Luogo di Ascolto”. Trovato? Cosa abbiamo scoperto? Dati, preziosissimi dati. Dei 35.464.000 ascoltatori nel giorno medio del mezzo Radio il 20,1% ascolta “In casa”, il 53,6% “Fuori casa” e il 26,3% “Sia in casa che fuori casa”. Con differenti intensità, esclusive o complementari, il “Fuori Casa” tocca il 79,9% degli ascoltatori. E ci sono grandi differenze nei target di età; col il suo crescere l’ascolto “In casa” sale percentualmente in modo progressivo al punto che oltre i 74 anni è al 61,9%. Inoltre, giusto per ubriacarci di dati, di quel 79,9% di “Fuori Casa”, l’89,1% ascolta anche dall’automobile. 24.312.000 persone. Grandi numeri…
Controlliamo i dati di alcune delle Radio Locali più note per verificare che il combinato 79,9% di ascolto “Fuori Casa” (“Fuori Casa” + “Sia in casa che fuori casa”) valga anche per il comparto? RADIO COMPANY, 86%. RADIO SUBASIO, 84%, RADIOBRUNO, 81,5%. E altre ancora sopra e sotto l’80%. Sintetizziamo così. Cari amici editori e operatori delle Radio locali, lo sapevate che il tema della mobilità tocca direttamente e mediamente 4 dei vostri ascoltatori nel giorno medio su 5 e quello più specifico dell’automobile circa 3,6 su 5?
Come prima conseguenza suggerirei di aggiornare il personale On-Air. I conduttori, i redattori, i fonici, i producer, tutti nella stazione devono sapere che la proporzione di ascoltatori in mobilità è particolarmente elevata e che essi si rivolgono pertanto a persone nel pieno delle loro attività e comunque in movimento. E’ fondamentale saperlo con dettagli. E’ possibile infatti, sempre nel forziere pubblico del volume annuale di TER, scoprire il dato preciso di ascolto “Fuori Casa” e “Sia In Casa che Fuori Casa” della propria emittente.
Tra i miti da sfatare c’è poi quello dei “drive time“. La società, le persone e le loro occupazioni stanno cambiando e continueranno a modificarsi. Oggi si lavora durante la giornata spostandosi molto più di un tempo, cosicché il significato di “drive time” risulta antiquato; quelli che una volta erano tali (06-09 e 16-19) oggi sono i “peak time“. Oggi risulta che la quota percentuale di fruizione della Radio dall’auto non sia poi così differente nelle varie fasce della giornata; c’è quindi una apprezzabile consistenza (relativa al pubblico disponibile) di ascolto dall’automobile in tutte le singole ore. Mettiamola così, per chiarezza; il nuovo “drive time” è sinonimo di “sempre”, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Veniamo ora ai servizi sul traffico, il modo che le Radio oggi cercano di gestire e che privilegiano per servire l’utenza della mobilità, per cercare di tenerla coinvolta al meglio nella propria marca. Ed è un buon gradino di partenza visto che si tratta di un servizio di utilità. Da gestire con cura, con molta cura. Già che ci siamo e che ci occupiamo di motivazione, domandiamocelo… perché una Radio dovrebbe occuparsi oggi di Info-Mobilità?
- Perché l’audience è in grande maggioranza assoluta in automobile o in movimento in ogni singola ora della giornata e della settimana.
- Perché la Radio è contatto con il mondo e le brevi finestre di Info-Mobilità conferiscono l’idea di un collegamento reale, attivo e utile.
- Perché offrire soluzioni ai disagi del traffico significa servire le persone conferendo energia, un motivo per cui la Radio vivrà per sempre.
- Perché il servizio offre spazialità, manifesta la dinamica dei trasporti, meglio ancora se con Info-Mobilità (anche aerei, treni, mezzi, ecc.).
- Perché dalle ricerche qualitative emerge come l’esigenza numero 1 degli ascoltatori nell’Informazione, seconda solo al Giornale Radio.
- Perché è un grande business pubblicitario e può rappresentare un centro di ricavi interessante se realizzato e proposto opportunamente.
Ebbene sì, la funzione della Info-Mobilità sta alla Radio come a nessun altro media. E la Radio locale ha un’arma in più, che è più che letale: l’area circoscritta e ben delimitata. So bene quanto realizzare servizi di Info-Mobilità a livello nazionale sia complesso; le priorità di capillarità e di tempestività impongono delle decisioni al ribasso. Le Radio Locali hanno la chance della completezza e della frequenza ma devono organizzarsi, qualificarsi e farsi aiutare da professionisti e fornitori qualificati; è in gioco la loro funzione nel quadro competitivo locale e il futuro del business.
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