Una celebre frase di Galileo Galilei sosteneva: “Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella”. L’insieme delle cose, il legame tra le stesse nella direzione del tempo. Il mestiere di “IO SONO CULTURA”, un progetto di analisi dei trend che si rinnova di anno in anno attorno alla fondazione SYMBOLA e con la partnership di UNIONCAMERE, è proprio quello di mettere insieme fatti e competenze e leggerli per comprendere la direzione complessiva. In questo caso ci si riferisce all’industria culturale e creativa di questo Paese che vale 89,9 miliardi di Euro, il 6% del PIL, 1,5 milioni di occupati. Tra le industrie creative vi sono quelle di design, architettura e comunicazione digitale mentre tra quelle culturali si annoverano quelle di cinema, televisione, Radio, animazione, videogiochi, libri e musica.

Ci si spinge anche ad analizzare le forme di valorizzazione del patrimonio culturale e, fattore rilevante, come le industrie suddette svolgano la funzione di driver verso lo sviluppo territoriale. E’ un progetto magnifico, molto qualificato e sono onorato per il secondo anno consecutivo di aver offerto il mio contributo di analisi e di trend per la parte che mi compete: quella sulla Radio.

Dopo la presentazione a tutta la stampa di “IO SONO CULTURA 2017” dello scorso 28 giugno, ora è disponibile il prezioso libro-volume che contiene informazioni, fatti e dati che rappresentano, tutti insieme e coordinati, uno straordinario e unico osservatorio sulle industria creativa e culturale d’Italia. A pag. 142 le 7 pagine di Claudio Astorri sulla Radio intitolate: “La Radio… sempre più grande, sempre più duttile”.

E’ possibile anche scaricare l’intera ricerca qui: http://www.symbola.net/assets/files/IoSonoCultura_2017_DEF_1498646352.pdf

Per maggiori informazioni: www.symbola.net

 

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